S.MARIA A VICO. Parcheggiatori abusivi nei giorni di festa, Carmine De Lucia e Mimmo Vigliotti preparano una mozione consiliare e chiedono di metterla a votazione palese in sede dAssise.
I membri allopposizione consiliare hanno sollevato la questione dellannosa problematica in vista di quelle che saranno le occasioni di festa che caratterizzano il periodo invernale, prime tra tutte in ordine cronologico le festività del primo e 2 novembre.
La presenza di parcheggiatori non autorizzati negli spazi utili alla sosta delle auto è stata più volte lamentata anche dai cittadini vicani, ma alla questione non si è trovata per ora risoluzione. I consiglieri considerato che il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è diffuso in Italia, in particolare in Sicilia e Campania, ove è legato generalmente alla criminalità organizzata e che il parcheggio abusivo diviene vera e propria estorsione ai danni di chi parcheggia, con regolari minacce di danni all’autovettura in caso di mancato pagamento, o anche intimidazioni ed aggressioni fisiche propongono dunque misure preventive in grado di arginare la questione che crea inoltre anche problemi alla viabilità e alla sicurezza stradale, con auto parcheggiate in ogni dove.
A sindaco, presidente del consiglio, assessore competente e segretario generale dellEnte, De Lucia e Vigliotti chiedono pertanto che eventuali autorizzazioni o licenze siano oculatamente rilasciate durante i periodi di festa, in modo tale da scoraggiare gli avventori ad esercitare lattività; che venga predisposto, nella normale attività di servizio della polizia locale, un servizio di vigilanza o attenzione o sensibilizzazione maggiore per la prevenzione e repressione di questo fenomeno; ed infine che vengano sensibilizzate, attraverso note di prevenzione ai fini del controllo sullordine e sicurezza pubblica del territorio e sullevasione fiscale, i comandi dei carabinieri, Polizia e guardia di Finanza competenti per territorio.
In conclusione, i due consiglieri sperano e chiedono che venga organizzato un servizio parcheggio autorizzato dal Comune, impiegando personale munito di contratto temporaneo, istituendo un riscontro fiscale ad un costo simbolico, la cui somma vada nelle casse del Comune per una giusta causa.