Via Seggio, il Comitato replica a Scaringia: “Macchina del fango”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Il “Comitato spontaneo per la vivibilità di Via Seggio” non ci sta alle “accuse” lanciate dall’esponente di Fratelli d’Italia, Vittorio Scaringia, dopo l’episodio del presunto “lancio di fumogeni” da parte di alcuni residenti della zona sugli avventori della movida di via Seggio.

“Affermazioni inventate e diffamatorie, finalizzate solo ad ottenere visibilità per una nuova, ennesima formazione politica in cerca di spazio”, dicono dal comitato. “E’ partita la macchina del fango – scrive in una nota il comitato – con il preciso intento di gettare discredito su chi da tempo è seriamente impegnato affinché in questa città venga ripristinata in tutte le sue forme la legalità, presupposto indispensabile per la pacifica convivenza”.

“E’ quanto comunichiamo a chi stamattina, e solo stamattina – sottolinea la nota – ha deciso, con una comunicazione a mezzo stampa, di calunniare i membri del comitato dei residenti di via Seggio che, come ampiamente hanno dimostrato, con i soli strumentie in tutte le sedi (penali e civili) che la democrazia riconosce, è impegnato con serietà e alto senso civico a portare avanti le proprie ragioni e ad affermare i diritti costituzionalmente tutelati”.

“Qualcuno, però, – continua la nota – ha deciso di cambiare ‘gioco’ e di utilizzare mezzucci che non ci sorprendono, ricorrendo alla diffusione di accuse o quantomeno attribuendoci fatti a noi estranei quale quello del lancio di lacrimogeni avvenuto sabato sera in via Seggio che, oltretutto, da testimonianze di alcuni avventori presenti quella notte nella zona antistante palazzo Luciani, non sono mai accaduti”.

“D’altra parte, chi ci accusa mette insieme fatti (lancio di urine e feci) – ricorda il comitato – avvenuti tempo fa in un tratto di via Seggio che non corrisponde al civico acui si accenna, dimenticando, inoltre,che il sabato sera non vi sono ‘cassonetti’ in zona, visto che la domenica non avviene la raccolta dell’immondizia e che, pertanto, sono assenti i bidoni o altri contenitori”.

“Forse si fa riferimento a via Cirillo dove – sottolinea la nota del comitato – sono presenti due cassonetti presso i quali si registra tutti i giorni la presenza di materiali facilmente infiammabili?O forsesono fattiavvenuti altrove?”.

“l comitato auspica che “chi fa azione nella politica lo faccia con una visione completa e dovutamente circostanziata con il consiglio di far uso di approcci seri e compatibili e con un ‘idea di dialogo chiaro e responsabile che mirialla serena convivenza tra la componente antropica e quella imprenditoriale presenti sulla zona. Missione alla quale noi del comitato non rinunceremo e a cui siamo e resteremo coerenti”.

“D’altra parte – conclude la nota – ci conforta aver riscontratola sempre più diffusa consapevolezza che la movida, nel centro storico, nella situazione attuale di totale assenza di regolamentazione, rappresenta un problema irrisolto e un pericolo per l’ordine pubblico,la sicurezza della collettività e la quiete dei residenti”.

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