NAPOLI. Sono cominciate all’alba di giovedì le operazioni di abbattimento di alcune parti del complesso turistico-commerciale “Casal da Padeira”, costruito abusivamente sulla collina dei Camaldoli, a Napoli, a partire dai primi anni ’80.
I militari dell’Arma, insieme alla polizia municipale, con la supervisione del procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso, hanno eseguito due demolizioni legate a due sentenze esecutive che riguardano una parte di una attività di panificio e due abitazioni di appartenenti alla famiglia Polverino, che insistevano su una particella catastale acquisita al Comune di Napoli nel 1997.
Un’operazione congiunta di Procura della Repubblica e Procura generale, da tempo fortemente impegnate sul fronte della demolizione di edifici realizzati illegalmente. “Casal da Padeira”, una struttura molto nota in città di cui è tuttora attivo il sito internet, si trova in via Vicinale Soffritto, in un area di circa 55mila metri quadrati realizzata tra il parco degli Astroni e quello dei Camaldoli dove sussistono molteplici vincoli paesaggistici ed archeologici.
Le strutture in fase di abbattimento fanno parte del nucleo iniziale di abusi edilizi commessi dal clan Polverino a partire dal 1982, negli anni sono state realizzate fogne, strade, sottoservizi, aiuole, giardini e recinzioni in tufo, violando ripetutamente i sigilli fino ad oggi, nonostante 40 interventi delle forze dell’ordine per fermare la lottizzazione, con il costante sversamento di rifiuti di ogni genere nell’area. Il valore stimato al momento del sequestro il 28 novembre 2012 è di circa 25 milioni di euro.
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