NAPOLI. Sarà lattore Giancarlo Giannini lospite donore della serata del 3 ottobre al Cinema Metropolitan in occasione della 15esima edizione del Napoli Film Festival.
A lui è, infatti, dedicato latteso incontro ravvicinato, teso a ripercorrere la vita e la carriera di uno degli interpreti più gloriosi del nostro cinema. Ligure di nascita ma meridionale dadozione, grazie alle molteplici performance dialettali da lui fornite in un curriculum davvero illustre, arriva nel 1977 a sfiorare lOscar per il miglior attore protagonista.
Lirripetibile occasione gliela regala la candidatura ottenuta per Pasqualino Settebellezze (1975), film che, oltre a evidenziare la sua predilezione per ruoli sopra le righe, sancisce lapice della collaborazione con la regista Lina Wertmuller, sua indubbia mentore. Con lei gira le pellicole di maggior successo da Mimì Metallurgico (1972) a Travolti da un insolito destino (1974), passando per Film damore e danarchia (1973), guadagnandosi consensi di pubblico e critica anche grazie allindovinato duo farsesco formato con lindimenticata Mariangela Melato.
Molto noto allestero, recita con cineasti del calibro del tedesco Rainer Werner Fassbinder (Lili Marlene, 1980 ), e degli americani Francis Ford Coppola (New York Stories, 1989) e Ridley Scott (Hannibal, 2001), mostrandosi notevolmente efficace anche nel registro drammatico. Il viscerale rapporto con Napoli, ribadito in parecchie commedie allitaliana, diventa tangibile nellirresistibile Mi manda Picone, lungometraggio diretto da Nanni Loy nel 1984 dal cui titolo si origina un modo di dire sinonimo di raccomandazione tipicamente nostrana.
Talento poliedrico e indiscutibile, raggiunge risultati ragguardevoli sul piccolo schermo (gli sceneggiati David Copperfield, 1965, E le stelle stanno a guardare, 1971, entrambi diretti da Anton Giulio Majano), nel doppiaggio (sua la voce italiana delle star di Hollywood Al Pacino, Jack Nicholson, Michael Douglas), nel teatro (dove lavora con Giuseppe Patroni Griffi e Franco Zeffirelli), nella regia (ha allattivo due opere Ternosecco, 1987, e Ti ho cercata in tutti i necrologi, 2013), e persino nella discografia.
Aseguire lincontro verrà proiettato, per festeggiare i 40 anni dalluscita, Sessomatto (1973), film a espisodi di Dino Risi sulle manie sessuali dei nostri connazionali nella bigotta e pruriginosa Italia dei Settanta. Il 4 ottobre toccherà, invece, al classico Bella di giorno dello spagnolo Luis Bunuel, al quale la kermesse dedica una variegata retrospettiva, illuminare lo schermo serale della rassegna partenopea.