NAPOLI. E già trascorso un anno dalla terribile uccisione del giovane Lino Romano, assassinato per mano della camorra per un mero errore di persona.
Lino era appena uscito dallabitazione della sua fidanzata a Marianella, avevano parlato del loro prossimo matrimonio, si erano stretti in un abbraccio poi avrebbe dovuto raggiungere i suoi amici per una partita di calcio. una serata come tante altre, se ad attenderlo non ci fossero stati i killer a sbagliare bersaglio. Ora non cè più. Da un anno è entrato nelle lunghe fila di coloro che sono morti senza un perchè, vittime innocenti della criminalità organizzata.
E per lanniversario della sua morte, il Comune di Napoli ha promosso liniziativa di commemorazione Lino uno di Noi. Al Teatro Area Nord di Piscinola, in presenza dei parenti, delle autorità e degli studenti , sono intervenute le associazioni di Marianella ed esponenti dei movimenti anticamorra. Una morte che ha stravolto la vita della famiglia Romano, avvenimenti che si spera non accadano mai piu come afferma il papa di Lino, Giuseppe Romano.
Una guerra, quella di camorra che troppe volte ha mietuto vittime innocenti e che viene combattuta troppo spesso ad armi impari dallo Stato che, però, continua ad andare avanti come spiega Luigi Merolla, questore di Napoli.
Lino Romano non va dimenticato e tra le iniziative messe in campo ce ne una in particolare che va sottolineata, la distribuzione di un diario agli studenti di Marianella, un modo per ricordeare un giovane ragazzo ucciso per sbaglio dalle mani della camorra come afferma Alessandra Clemente, assessore ai giovani del comune di Napoli.
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