Primo in classifica a punteggio pieno, 17 gol fatti e uno solo subito, un derby vinto e una città già innamorata di lui. Rudi Garcia ci ha messo poco per farsi amare dai tifosi giallorossi.
Merito della quadratura che ha datto alla Roma, diventata in poche settimane squadra bella, efficace e solida. Soprattutto, tatticamente organizzata. E chissà che il segreto del tecnico francese non sia un gioco d’infanzia, come racconta la sorella Sandrine a ‘Le Parisien’: “Mi piaceva stare a guardarlo quando provava le sue prime tattiche con il Subbuteo, non aveva neppure 10 anni”. Come fosse nato per questo mestiere.
Ad ambientarsi a Roma lo ha aiutato una buona conoscenza dell’italiano mostrata sin dalle prime interviste. Il suo pizzaiolo di fiducia quand’era a Lille si prende parte dei meriti: “L’ho chiuso un’ora e mezzo con una mia dipendente. Quando è uscito, lo parlava”. Forse esagera, come piace a chi vive il calcio nella capitale. L’avventura di Garcia a Roma è appena iniziata e la sorella ammette di essere stata preoccupata quando Rudi ha accettato la sfida. Ma lui, neanche a dirlo, “era il più sereno di tutti noi”.