ha votato la fiducia al Governo Letta. I sì sono stati 235, 70 i no e 14 gli
assenti.
Non hanno risposto alla chiama Sandro
Bondi, Augusto Minzolini, Rocco Crimi, Manuela Repetti, Alessandra
Mussolini e Francesco Nitto Palma.
Letta è poi andato alla Camera per chiedere la fiducia anche a Montecitorio,
dove il voto – questa volta scontato visto che il Pd da solo ha la maggioranza
assoluta – è previsto in serata.
Abbiamo ascoltato con attenzione le
dichiarazioni di Letta. Abbiamo ascoltato i suoi impegni. Mettendo insieme
tutte queste aspettative, il fatto che l’Italia ha bisogno di un governo e di
riforme, abbiamo deciso, non senza un interno travaglio, di esprimere un voto
di fiducia a questo governo, ha detto Berlusconi durante il suo intervento al
Senato.
Subito è scattato l’applauso dei senatori del centrodestra e quello,
più contenuto, di Angelino Alfano
seduto al fianco di Letta.
Il premier sorride, anche se poco dopo, continuando
a sorridere, scuote la testa. Alla sua destra un altro dei ministri del Pdl, Gaetano Quagliariello, rimane a braccia
conserte nell’ascoltare le parole di Berlusconi. Dopo il suo intervento in
Aula, Berlusconi si è seduto, raccogliendo le congratulazioni di molti colleghi
di gruppo.
Il suo annuncio ha destato uno stupore veramente visibile in tutti i
senatori, che sono apparsi letteralmente colti di sorpresa. Nessuna marcia
indietro, ha detto il Cavaliere uscendo dallAula.
Oggi c’è stato il
risultato come lo intendo io ha detto Enrico
Letta -che ci sarebbe stato comunque, per essere chiari fino in
fondo, ed è un risultato rispetto al quale ho intenzione di lavorare mantenendo
il punto fermo del fatto che non esiste un collegamento tra l’attività di
governo e la giustizia, ha aggiunto tra gli applausi alla Camera.
Oggi è un
giorno storico: abbiamo condizioni in più di chiarezza che ci consentono di
guardare lontano, ha concluso Letta.