Lea Garofalo, piazza gremita per i funerali

di Mena Grimaldi
 MILANO. “E’
Denise che ci ha invitati qui per dire ciao alla sua mamma, e a lei vogliamo
dare un forte abbraccio”.

Sono le parole di don Luigi Ciotti pronunciate durante i funerali covili di Lea Garofalo, la donna che si era
ribellata alla ndrangheta e per questo uccisa nel 2009 proprio dall’ex marito,
padre della figlia.

Tantissime le persone in piazza. Così come aveva chiesto la
figlia di Lea, Denise che, sotto protezione da anni, non può essere vista e
lancia un messaggio dalla sede del comune.

“Ciao a tutti per essere venuti qui
oggi. Grazie di cuore -prosegue piangendo- per me questo è un giorno triste la
forza -afferma rivolta alla bara della madre esposta in piazza- me l’hai data
tu: se è successo tutto questo l’hai fatto solo per il mio bene e io non
smetterò mai di ringraziarti. Ciao mamma”.

Durante i funerali è stata letta
anche una lettera che Lea Garofalo aveva scritto per il presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, ma
che non ha mai spedito.

“Sono una mamma disperata, allo stremo delle sue forze”:
così Lea si presentava al Capo dello Stato in questa lettera con cui gli descriveva
la sua storia e la sua situazione.

“Mi trovo con mia figlia, isolata da tutto e
da tutti. Ho perso ogni prospettiva di futuro ma sapevo a cosa andavo incontro
con la mia scelta”, ovvero di collaborare con la giustizia. Quindi la richiesta
di aiuto al Presidente. “Non posso cambiare il corso della mia triste storia ma
vorrei con questa mia richiesta di aiuto che lei rispondesse alla decine di
persone nelle mie stesse condizioni. La prego – concludeva – ci dia un segnale
di speranza”.

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