Pdl, nuovo scontro tra i governativi e i lealisti

di Mena Grimaldi
 ROMA. Nuovo
scontro a distanza tra falchi e colombe dopo la mossa un po’ a sorpresaSilvio Berlusconi aveva deciso di
convocare per venerdì pomeriggio un ufficio di presidenza del Pdlper
accelerare sul ritorno a Forza Italia con conseguente azzeramento di tutte le
attuali cariche interne al partito.

Ma la mossa non è piaciuta al gruppo dei
filogovernativi che hanno visto nello “strappo” del Cavaliere un tentativo di
indebolire Angelino Alfano.

Secondo
quanto riferiscono fonti interne al partito i “filogovernativi” vogliono
convincere il Cavaliere a rimandare la riunione visto che non vi è ancora
l’accordo sui futuri assetti del partito. Stando ad alcune voci Alfano non
andrebbe all’incontro.

Anche Roberto
Formigoni
ha annunciato “Non andrò all’Ufficio di presidenza perché non lo
ritengo rappresentativo della storia anche attuale del partito”.

Nel frattempo
i fedelissimi di Silvio Berlusconi sono passati al contrattacco e iniziano,
secondo quanto si apprende, una raccolta firme per blindare la riunione di
oggi.

Secondo lo Statuto della vecchia Forza Italia la nascita ufficiale della
nuova cosa azzurra dovrà passare innanzitutto attraverso una delibera ad hoc
dell’Ufficio di presidenza del Pdl, formato attualmente da 24 membri, compreso
il presidente nazionale, Silvio Berlusconi.

Allo stato, i `falchi´ detengono la
maggioranza assoluta di questo organismo direttivo e gli “alfaniani” sarebbero
sul piede di guerra, visto che potrebbero contare al massimo su cinque voti.
Sulla carta, infatti, i filogovernativi si ridurrebbero ad Angelino Alfano, Renato Schifani, Maurizio Sacconi, Carlo
Giovanardi
e Roberto Formigoni.

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