NAPOLI. “Ho avuto modo di rendermi conto dei termini di una situazione assai complessa e seria. Non si tratta solo dei problemi da tempo all’ordine del giorno del ciclo di smaltimento dei rifiuti nella città di Napoli e nell’area campana.
Occorre anche porre riparo ai guasti di molti anni di prassi illegale – nella quale la camorra l’ha fatta da protagonista – di interramento di rifiuti tossici provenienti dal Nord e dalla stessa regione campana in una vasta zona del Napoletano e del Casertano”.
Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dopo gli incontri avuti a Napoli con le istituzioni locali sulla cosiddetta “Terra dei Fuochi” e la questione rifiuti. “Le conseguenze di pauroso inquinamento dei terreni con rilevanti ricadute sulla salute e sull’ambiente – ha aggiunto il capo dello Stato, che nei giorni scorsi ha incontrato don Maurizio Patriciello,il parroco di Caivano simbolo della lotta al biocidiocampano- esigono la realizzazione di un vasto programma di bonifiche. Nello stesso tempo occorre prevenire e sanzionare comportamenti irresponsabili di abbandono di rifiuti all’aperto e di assurda diffusione degli incendi cui già fanno fronte le forze dell’ordine e i Vigili del fuoco. Mi siè rappresentata una importante mobilitazione civile da parte della popolazione e soprattutto dei giovani e una essenziale attività di coordinamento tra gli enti locali e Regione concretizzatasi in un vero e proprio piano per la cosiddetta ‘Terra dei Fuochi’ e posta sotto la responsabilità del delegato del governo viceprefetto Donato Cafagna. L’insieme di queste questioni non può non coinvolgere e avere al centro con una disponibilita’ di risorse minimamente adeguata il governo nazionale”.
“E’ questa – ha concluso – un’altra delle situazioni che richiederebbero stabilità e continuità nella direzione politica del Paese e nel funzionamento delle istituzioni parlamentari”.