LECCO. Dopo il trasferimento della salma, la vedova di Lucio Battisti vuole che la cappella che ospita la tomba vuota del suo defunto venga abbattuta.
Una richiesta che ha fatto inasprire le polemiche già aperte con il trasferimento del corpo da Molteno a Rimini. Due settimane fa infatti Grazia Letizia Veronese, la vedova del compianto cantante, aveva fatto portar via le spoglie del marito dal cimitero di quella cittadina brianzola prima adorata, poi evidentemente detestata. Operazione, come tutta la polemica in atto, che non vede laccordo dellamministrazione locale di Molteno e dei tanti fan che si erano abituati a recare omaggio nel piccolo cimitero. Ma alla vedova lo spostamento non basta, non vuole che la tomba vuota diventi un sacrario, meta di pellegrinaggio anche senza la presenza fisica del cantautore.
Echiede di abbatterla, per ora verbalmente , come dicono al comune del paesino, ma lintenzione potrebbe venir presto protocollata ufficialmente. E il comune non ci sta. ”La vedova ha manifestato l’intenzione di demolire la cappella – ammette il consigliere comunale Angelo Casiraghi, delegato all’anagrafe – Teme l’andirivieni dei fan, anche dopo che la salma è stata spostata e poi cremata. Intanto l’idea ci è stata sottoposta verbalmente: stando a quanto comunicato, dobbiamo attenderci di veder protocollata a breve la domanda ufficiale di abbattimento”.
”Da parte nostra – spiega ancora il consigliere comunale – la contrarietà sarà netta. Anzitutto, la cappella è una concessione cimiteriale e non una proprietà: quindi, per noi, la famiglia non ne può liberamente disporre; infatti non può essere nemmeno venduta. Il regolamento – precisa Casiraghi – non dice nulla di esplicito riguardo al demolire: è un caso impensabile, che non s’è mai posto, ma a nostro parere la via indicata dalla famiglia Battisti non è proponibile. Ci opporremo, ma al tempo stesso abbiamo pronta una controproposta, ventilata soltanto nel contatto tra i tecnici: suggeriremo di donare la cappella al Comune, che ne cambierà radicalmente destinazione e aspetto, destinandola per esempio alla sepoltura di preti o suore del paese”.
La querelle ha radici più profonde perché non è che lultimo capitolo di una guerra che Grazia Letizia conduce instancabile nei confronti di Molteno.E di chiunque , a suo dire, si appropri della memoria del marito senza chiederle conto. Al comune brianzolo infatti fece causa anche per il festival dedicato al cantautore, organizzato nella cittadina e da lei mai autorizzato, causa però persa in appello. Ci sono poi le azioni legali contro la Rai e contro il comune di Roma, e quantaltri, per mostre, trasmissioni, dischi celebrativi non gradite.
La politica protezionistica della vedova nei confronti di manifestazioni di ogni genere a nome e in ricordo di Lucio Battisti, ha bloccato tantissimi tributi organizzati proprio dal comune. Diversi contenziosi, nel corso degli anni, sono stati fatti anche contro la Rai, ed anche a Luciano Ligabue fu inibito luso dellimmagine di Battisti per il suo videoclip, Buonanotte allItalia.