MADDALONI. Il presente comunicato ha lo scopo di evitare le solite speculazioni che una scarsa portata politica, ma sono quasi sempre un esercizio di disinformazione che tralascia i fatti per mettere in risalto interpretazioni unilaterali, la cui oggettività è assolutamente discutibile.
Infatti, già in precedenza, sulla delibera di rideterminazione della pianta organica, si è fatta una sistematica informazione. Del resto i giornali hanno riportato una versione, ampliamente edulcorata, del documento inviato dal Ministero.
La sintesi è una sola: la rideterminazione va bene, deve solo essere messo in regola un errore formale nelle premesse. Ma la determinazione e le conclusioni non è state oggetto di osservazioni. Prima di entrare nel merito del bilancio bisogna dire che, da quando è stata fatta la legge per il dissesto finanziario degli enti locali, non è mai accaduto che una ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato sia stata accolta al primo tentativo senza nemmeno unosservazione. Quindi, pur convinti di aver fatto un buon lavoro, non ci attendevamo certo unapprovazione incondizionata.
Anche perché si andava ad incidere su un arco temporale abbondantemente trascorso, visto che il dissesto è stato dichiarato nel dicembre del 2012. Lavorare su una spesa già realizzata non è un esercizio semplice. Il Ministero ci richiede delle integrazioni documentali e la rimodulazione di alcune poste di bilancio. Si tratta pertanto di adempimenti tecnico-amministrativi che competono quasi esclusivamente al personale, e non lamministrazione politica.
E questa loccasione per ringraziare tutti quelli che si sono adoperati instancabilmente per raggiungere quello che possiamo tranquillamente definire un successo – in particolare il segretario generale e il responsabile dei servizi finanziari – ai quali chiediamo un ulteriore grande sforzo.
La parte che tocca più da vicino lAmministrazione è quella che riguarda lentità della spesa corrente, sulla quale abbiamo continuato a lavorare anche dopo la delibera di adozione dellipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Anche sul piano triennale di razionalizzazione delle utenze e dei mezzi abbiamo iniziato a lavorare prima delle prescrizioni ministeriali, non a caso abbiamo disdetto le utenze dei telefonini e dismesso dei mezzi mettendoli allasta.
Cogliamo laspetto positivo che il ministero ha riconosciuto allEnte un maggior diritto, per trasferimenti, di circa 1 milione di euro lanno a partire dal 2012, quale consolidamento finanziario. Questo ci agevolerà non poco in sede di rivalutazione di alcuni aspetti della spesa corrente.
Inoltre, ci viene chiesto di rendicontare i vecchi ruoli, per Imu e Tarsu, che permetteranno alla commissione straordinaria di liquidazione di gestire la chiusura della massa passiva. Su questo chiameremo i dirigenti responsabili ad adoperarsi senza lesinare sforzi.
Il Ministero, infine, ci sottolinea che nel 2011 è stato sforato il patto di stabilità e che nel 2012 le consulenze hanno sforato la soglia ammissibile: facciamo sommessamente notare che questa amministrazione, insediata a luglio del 2013, è assolutamente nei limiti di legge e che non è nostro poter cambiare il passato.
Per chiarirsi le idee basterebbe andare a vedere chi – in quegli anni – aveva responsabilità amministrative e di governo. E inutile scendere nel dettaglio tecnico che porterebbe la discussione su un piano che non è quello politico.
A nostro modo di vedere è un successo che permetterà, in poco tempo, di venire a capo del dissesto finanziario. Naturalmente tutto prescinde da quanto riusciremo a collaborare ed agevolare il lavoro dei nuovi componenti del Collegio dei Revisori e con i componenti della Commissione Straordinaria di Liquidazione, che ci accompagneranno lungo questo virtuoso cammino di riequilibrio.
Per quanto riguarda laspetto prettamente politico, questa volta, non faremo sconti a nessuno: siamo pronti ad accettare civilmente tutte le critiche, purché costruttive.
Ma non accetteremo più speculazioni da qualsiasi parte esse vengano. Subiamo quotidianamente attacchi da chi ha ricoperto, nel periodo sotto osservazione, un ruolo di amministratore sia politico che lavorativo, le cui responsabilità – dirette o indirette che siano – sul dissesto sono note a tutti. Ma soprattutto non accetteremo critiche da chi è in palese conflitto di interessi. Infatti nelle prescrizioni vi è lobbligo di copertura del 36% per i servizi a domanda individuale. Anche su questo punto interverremo con dei correttivi.
Ma non potremmo accettare le osservazioni di quei filosofi che vogliono spiegarci il meccanismo della copertura di tali servizi, ma che intanto non sono per niente in regola. Pertanto, come sempre, saremo aperti a tutti i contributi, osservazioni e suggerimenti da qualsiasi parte essi provengano. E evidente che lapproccio low profile è stato mal interpretato. E arrivato il momento di utilizzare un nuovo approccio.
Il sindaco Rosa De Lucia e la Giunta Municipale