ORTA DI ATELLA. La scuola media Stanzione ha partecipato con una nutrita rappresentanza di docenti, alunni, genitori, alla Marcia per la vita che si è tenuta venerdì 4 ottobre, promossa da don Maurizio Patricello, parroco di San Paolo Apostolo a Caivano.
Scopo dell’iniziativa, è quello di tenere alta l’attenzione sullo scempio effettuato nella cosiddetta Terra dei fuochi, larea compresa tra Napoli e Caserta, trasformata dalla camorra in una discarica di rifiuti tossici provenienti da tutta Italia, con conseguenze gravissime sulla salute dei cittadini: basti pensare che lincidenza dei tumori in queste terre è almeno tre volte superiore che nel resto della Penisola. Il corteo è partito da Orta di Atella alle ore 17 e, attraverso la provinciale Caivano-Aversa, si è fermato al santuario della Madonna di Campiglione in Caivano per pregare.
La dirigente della scuola Stanzione, Arcangela Del Prete, ha sentito suo dovere aderire all’iniziativa come cittadina e come capo d’istituto, attivando i docenti verso un’opera di sensibilizzazione degli alunni e dei genitori che venerdì hanno sfilato insieme ai docenti con cartelloni e striscioni di protesta che si sono impegnati a realizzare contro l’inciviltà e la barbarie che hanno devastato la terra in cui viviamo, minando la salute nostra e dei nostri figli.
Se vogliamo che la nostra terra ritorni ad essere sana e fiorente ha più volte dichiarato è necessario sensibilizzare i giovani allamore verso la propria terra, educarli al rispetto verso le istituzioni, formare, insomma, una nuova cittadinanza, migliore di quella che lha preceduta, attivamente impegnata a risolvere i problemi creati dalla cecità e dagli interessi illeciti di gente senza scrupoli. La partecipazione alla vita pubblica, il rispetto per lambiente nel quale viviamo, lattenzione che rivolgiamo al benessere futuro dei nostri figli è lunica via di fuga che abbiamo per vincere la quotidiana ansia di evasione e di fuggire lontano alla ricerca di un Eldorado che, in fin dei conti, non esiste se non nella difesa e valorizzazione di quello che di bello già possediamo.