SAN NICOLA LS. Parta subito la caratterizzazione e la bonifica dellArea Vasta ‘Lo Uttaro’ nel territorio casertano. I cittadini non possono aspettare oltre, urgono risposte risolutive ed emergenziali.
Lo hanno dichiaratoNicola Caputo, presidentedella Commissione Trasparenza e Controllo Atti della Regione Campania, eAntonio Amato, presidentedella Commissione per il controllo delle bonifiche, a margine dellaudizione congiunta sulla messa in sicurezza e Bonifica dellArea Vasta Lo Uttaro.
Allaudizione, richiestadal comitatocittadino San Nicola
Occorre andare oltre i siti di interesse nazionale spiegano i presidenti Caputo ed Amato – con lapprovazione di una legge speciale per una bonifica non più procrastinabile e valutare anche di ristorare gli agricoltori le cui terre, senza loro responsabilità, si trovano nelle vicinanze delle terre inquinate.
La proposta approvata allunanimità dal consiglio regionale nel marzo scorso di utilizzare i fondi confiscati alla camorra in Campania, e fatta propria dal dottor Cantone e dal presidente Caldoro, deve essere concretizzata con lapprovazione di una normativa nazionale, spiegano Caputo e Amato, sottolineando:Occorre un accurato monitoraggio delle aree compromesse dagli scarichi di percolato prodotti dalla discarica. E necessario inoltre, mappare le falde acquifere inquinate e quelle che non lo sono per permettere il controllo e la tutela anche della filiera agroalimentare.
Gli strumenti per intervenire da subito ci sono. continuano Cè una delibera regionale immediatamente esecutiva, in attesa di un intervento decisivo da parte del governo nazionale. Ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza, uno stato di calamità che ormai è sotto gli occhi di tutti e di cui lintero paese è chiamato a prendersi carico.
Ci sono state responsabilità decisive della politica sostengono i due presidenti ma anche della classe imprenditrice e non solo campana. Ora cè in atto una sorta di risveglio delle coscienze da questo punto non si può tornare indietro. Si può solo avanzare con fatti concreti come avviare subito la mappatura dei siti inquinati e bonificarli.
Questa vera e propria calamità nazionale concludono Caputo e Amato sta mettendo in ginocchio tutto il settore agroalimentare regionale. Vanno dunque anche mappati tutti i terreni che non sono inquinati e che possono continuare a fornire al mercato prodotti di eccellenza nella piena sicurezza.