Operai Multiservizi in agitazione. Capone “Convocare il Consiglio”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Sono in stato di agitazione da stamattina gli operai della Multiservizi “Ecoatellana” che non ricevono gli stipendi da oltre tre mesi.

Una protesta che era nell’aria e che oggi è definitivamente scoppiata visto lo stato di esasperazione a cui sono stati condotti i lavoratori a causa della mancanza di risposte e soluzioni. A portare la propria solidarietà agli operai è stato il leader dell’opposizione Francesco Capone che si è recato personalmente sul luogo del presidio per ascoltare le ragioni della protesta e interloquire con loro.

“Purtroppo – dichiara Capone – quello che era facilmente preventivabile è successo. Mesi e mesi senza stipendio, risposte mai arrivate, assenza di confronto con la classe dirigente politica ed aziendale hanno fatto sì che il disagio dei lavoratori scoppiasse in tutta la propria interezza. Come cittadino prima, e come uomo politico poi, non posso non esprimere tutta la mia solidarietà ai dipendenti della Multiservizi ed alle loro famiglie costrette a vivere in uno stato di grave indigenza. Sconcertante e, lasciatemelo dire, criminale, oltre che assurdo, è l’assordante silenzio da parte degli amministratori della Ecoatellana e soprattutto degli amministratori comunali che di fronte a queste problematiche scappano come topi alla vista dei gatti. Ma non è con la fuga che si risolvono i problemi, ma così facendo questi finiscono esclusivamente con l’acuirsi. Oltre al danno per gli operai non pagati c’è la beffa dei servizi non erogati alla cittadinanza, che vessata di tasse ed imposte vede il paese languire nel degrado e nella sporcizia più assoluta. Insomma uno stato di fatto non più accettabile e per il quale è indispensabile una decisa inversione di rotta. Come consigliere comunale chiedo l’immediata convocazione di una seduta straordinaria del civico consesso per trovare una soluzione che risolva definitivamente le problematiche della Multiservizi. Dopo anni di gestione scellerata priva di qualsiasi logica finanziaria ed amministrativa bisogna una volta e per tutte voltare pagina. Basta con le logiche clientelari ed affaristiche, mettiamo al centro il futuro dei lavoratori e i servizi alla cittadinanza. Dobbiamo mettere in campo un piano di azione che consenta di garantire un futuro realmente solido alla Ecoatellana e al tempo stesso conservi gli attuali livelli occupazionali e soprattutto la regolarità dei pagamenti per quanti con professionalità ogni giorno svolgono le mansioni loro affidate. Di Santo, Bortone, Murolo e soci abbiano il coraggio di ammettere il proprio fallimento e si assumano le proprie responsabilità, e mettano per una volta al centro gli interessi dei lavoratori e dei cittadini che hanno diritto a servizi efficienti e tempestivi”.

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