SANTARPINO. Cera anche il sindaco Eugenio Di Santo in prima linea lo scorso venerdì alla Marcia per la Vita che, partita da Orta di Atella ha raggiunto la chiesa della Madonna di Campiglione a Caivano. E insieme a lui il vicesindaco Gianluca Fioratti, gli assessori Francesco Brancaccio e Iolanda Boerio e la consigliera Imma Quattromani.
Un corteo lungo oltre tre chilometri dichiara Di Santo con il quale lintero popolo della Terra dei Fuochi, la nostra terra, ha dimostrato di avere voglia di lottare per cambiare le cose. Lo scempio a cui i nostri territori sono stati sottoposti non può andare avanti e non può restare impunito e per far sì che le coscienze si smuovano e dalle parole si passi ai fatti è necessario limpegno di tutti. Ovviamente è fondamentale che chi amministra i vari paesi si faccia promotore di iniziative che vadano in questa direzione e io, insieme allintera amministrazione comunale di SantArpino, lo farò accanto a don Maurizio Patriciello. A lui va la mia stima per tutto ciò che ha realizzato fino ad ora e il mio sostegno incondizionato per il futuro.
Bisogna fare il possibile continua il sindaco per far sì che qualcosa cambi e don Maurizio ha dimostrato che rompendo il silenzio si può davvero fare tanto. La cosiddetta Terra dei Fuochi è martoriata dallo sversamento dei rifiuti tossici e da continui roghi dannosi per la salute umana. Noi amministratori abbiamo il preciso dovere di intervenire con mezzi come le bonifiche e la videosorveglianza per controllare il territorio e intervenire contro chi scarica i rifiuti e li incendia ma è necessaria la collaborazione di tutte le istituzioni per ottenere importanti risultati e per lasciare uneredità migliore ai nostri figli.
Basta ai roghi tossici, conclude Di Santo basta allo smaltimento illegale dei rifiuti, basta ai danni alla nostra salute e ai tumori.