VILLA LITERNO. La notizia della notifica a don Carmine Schiavone, sacerdote della Diocesi di Aversa, di unindagine dalla quale sarebbero emersi gravi indizi sul suo operato nei confronti di personaggi notoriamente malavitosi e latitanti già condannati dalla magistratura, ricercati dalle forze dellordine, trova la comunità ecclesiale tristemente sorpresa ma anche aperta e fiduciosa.
Così, in una nota ufficiale, la Curia di Aversa, guidata dal vescovo Angelo Spinillo (nella foto), commenta il coinvolgimento del 37enne sacerdote di Villa Literno, ora viceparroco in una chiesa del Napoletano, nellindagine che laltro giorno ha portato in carcere 14 persone ritenute fiancheggiatori dellex latitante del clan dei casalesi Nicola Panaro. Dalle indagini è emerso che il prete era a disposizione del boss.
La comunità cristiana scrive la Curia è rimasta sorpresa perché in questi anni ha potuto guardare con stima alla presenza del sacerdote nellazione pastorale. Contemporaneamente, esprime grande fiducia nellopera e nel giudizio dei Magistrati che sono preposti allindagine ed auspica si possa fare efficace chiarezza su quanto è oggi imputato al sacerdote.
In attesa di un chiaro giudizio delle autorità competenti sullimputazione, la Curia fa sapere che a don Carmine Schiavone è stato chiesto di osservare un periodo di prudente ritiro dalle ordinarie attività pubbliche del suo ministero.