AVERSA. Io ho aperto la strada, chi ha dubbi sul mio operato, quello della mia amministrazione o quello dei miei funzionari la segua, mandi tutti gli atti che considera illegittimi in Procura. Chi ha qualcosa da eccepire non faccia chiacchiere da bar, si rivolga alla magistratura. Mi farà cosa gradita.
Risponde così il sindaco Giuseppe Sagliocco alla domanda che gli abbiamo posto relativamente ai dubbi di legalità e legittimità espressi da più parti sul permesso a costruire rilasciato alla società che ha acquistato la palazzina dell’ex Ctp di piazza Crispi, destinata ad essere abbattuta per trasformarsi in un edificio di tre piani fuori terra, di cui il primo adibito a locali commerciali. Poi, dopo aver risposto alla nostra domanda su una possibile irregolarità legata al cambio di destinazione d’uso dell’immobile affermando che sulla base delle leggi vigenti il proprietario può fare ciò che vuole, per essere più esaustivo dà la parola al dirigente comunale responsabile del settore tecnico Alessandro Diana.
La questione è semplice, abbiamo rilasciato un permesso a costruire legittimo perché ci siamo trovati di fronte al proprietario di un immobile che ha presentato una richiesta di concessione edilizia che non potevamo non accogliere dato che il richiedente aveva rispettato tutte le norme vigenti in materia, esordisce Diana. Circa quello che doveva essere realizzato, mi riferisco alla piazza e al parcheggio, ci siamo attenuti continua il dirigente a quanto approvato in un consiglio comunale delle precedenti amministrazioni.
L’unica differenza sottolinea Diana è che, nell’ottica della contrattazione, abbiamo preferito rinunciare a 30-40 mila euro che il comune avrebbe dovuto incamerare come oneri di urbanizzazione in cambio della realizzazione gratuita della piazza, della nuova sistemazione viaria della zona e del parcheggio a raso. Interventi che avrebbero sicuramente comportato per lEnte una spesa molto più onerosa dei 30-40 mila euro eventualmente incassati.
Quanto alle osservazioni relative alle delibere di giunta, e in particolare quella dell’ottobre 2013 che avrebbe approvato il progetto per un importo di 180 mila euro, quindi superiore a quello precedentemente fissato dalla stessa giunta di circa 60mila euro, premesso che la somma non esce dalle casse comunali ma da quelle del privato proprietario della palazzina che dovrà provvedere a sue spese all’intervento di ristrutturazione, sia della piazza che della zona circostante, è opportuno ricordare precisa Diana che l’importo iniziale era stato calcolato sulla base delle tariffe regionali previste per questo tipo di interventi lo scorso febbraio, quando la giunta approvò il progetto preliminare. All’approvazione del progetto definitivo, avvenuta nell’ottobre 2013, quelle tariffe non erano più valide essendo intervenuto, tra fine marzo e inizio di aprile, un aumento del 30% a livello regionale. Di conseguenza l’importo non poteva restare invariato.
Questo giustifica l’aumento della spesa che ripeto non è a carico dell’Ente comunale che otterrà la riqualificazione della piazza e della zona circostante così come previsto dal progetto esecutivo, quindi con verde, panchine e parcheggi a raso, gratuitamente e nel pieno rispetto della legalità, conclude Diana.