AVERSA. Lo scorso 14 novembre si è tenuto, al Dipartimento di Ingegneria di Aversa, un convegno intitolato Dai siti contaminati alle soluzioni.
Lincontro è stato del tutto originale grazie ai numerosi interventi di esperti che hanno presentato, in virtù di approfondite ricerche, soluzioni tecniche al problema dei siti contaminati. Al centro del dibattito, dunque, il ruolo istituzionale della realtà accademica come motore di rinascita, civica e culturale, del territorio campano.
Tra i relatori non poteva mancare Giovanni Romano, assessore regionale allAmbiente, che ha portato alla luce una serie di difficoltàsostanziali che impediscono alla Regione Campania di contrastare linquinamento ambientale: LEuropa ci impone di portare avanti un piano di bonifica regionale con dei finanziamenti ad hoc che paradossalmente vincola al superamento dellemergenza ambientale. Non riusciamo a sfruttare queste risorse per una normativa europea che andrebbe rivisitata, ha detto lassessore regionale.
Lingegner Luigi Bencivenga (nella foto), senatore accademico alla Seconda Università degli Studi di Napoli, ha sostenuto che quanto sta accadendo ci ha fatto riflettere e comprendere che fermarsi e restare a guardare è sbagliato e che se vogliamo bene alla nostra terra dobbiamo impegnarci per trovare soluzioni al problema dei siti contaminati. LUniversità deve adoperarsi, attraverso il suo autorevole ruolo istituzionale, per una rinascita culturale e civica del nostro territorio dalla quale potrà scaturire anche il risanamento ambientale delle aree devastate dai fenomeni di inquinamento. Questa riflessione ha aggiunto Bencienga ha spinto noi studenti di UnIdea Moderata (associazione studentesca attiva nella Sun) ad organizzare questo evento culturale.
Interessante lintervento del professor Roberto Moretti che ha posto al centro della sua riflessione la tutela delle generazioni future attraverso la salvaguardia delle falde acquifere più profonde non ancora raggiunte dai veleni.
Bencivenga ha concluso il convegno rivolgendosi allassessore Romano, a cui ha proposto listituzione di un tavolo permanente formato da studenti meritevoli, giovani tecnici e docenti esperti con il compito di analizzare i dati del disagio ambientale, così da studiare un metodo che conduca a delle concrete soluzioni.