AVERSA. «In questo momento siamo di fronte ad una truffa nei confronti degli elettori».
Usa parole grosse Michele Galluccio, uno dei sette consiglieri comunali passati dalla maggioranza allopposizione e spiega i motivi della sua affermazione: «Questo sindaco, dopo aver vinto con il 20% in meno rispetto ai partiti, perde con noi sette consiglieri tra i più votati in assoluto un altro 25%. A questo punto sarà anche maggioranza in consiglio, ma è minoranza nella città».
Pacate, invece, le dichiarazioni del coordinatore cittadino del Pdl Luciano Luciano che afferma: «Avevo più volte detto che per fare chiarezza bisogna attendere la seduta di consiglio comunale sul bilancio. Ora possiamo tirare le somme. Come Pdl, subito dopo lapprovazione del bilancio, ho chiesto al sindaco di convocare una riunione della maggioranza per verificarne lassetto. Oramai cè chiarezza: siamo in 13 più Sagliocco. Credo sia nostro dovere progettare il futuro della nostra città e quanto successo non influirà sul nostro compito, abbiamo la responsabilità di non lasciare la città bloccata».
Per quanto riguarda i rapporti interni al Pdl dopo la fuoriuscita di tre consiglieri berlusconiani dalla maggioranza, Luciano ha affermato di voler attendere gli sviluppi sul piano nazionale. Non manca di far sentire la sua voce il primo cittadino. Giuseppe Sagliocco ha, infatti, affermato: «Di fatto non abbiamo una situazione nuova. Il malessere in seno al Pdl viene da lontano e non era mai stato fatto chiarezza. Per quanto riguarda lUdc sono sorpreso e meravigliato e spero che in prospettiva si possa riprendere il dialogo».
E a chi lo definisce delegittimato, il sindaco risponde: «Ci sono state due elezioni, una per il sindaco e una per il consiglio. Alcuni candidati a consiglieri Pdl dellepoca avevano dubbi sullopportunità della mia candidatura e si sono comportati di conseguenza sin dallinizio. Con la seduta del bilancio abbiamo fatto chiarezza sui dubbi già presenti in campagna elettorale. Ho cercato di risolvere problemi anche evitando il dissesto considerato che avevamo già quattro parametri su cinque, invece cè chi lamenta una mancata chiamata alle armi».