La scuola abbandonata sarà riutilizzata come asilo

di Antonio Arduino

 AVERSA. Arriva la soluzione per il plesso San Biagio del Quinto Circolo Didattico. Diventato inutile per la riduzione della popolazione scolastica, il plesso scolastico facente parte del Quinto Circolo didattico, con sede in via Madre Teresa di Calcutta, …

… collocato all’interno delle palazzine di via San Lorenzo, di proprietà comunale come l’edificio scolastico, tre anni fa fu chiuso, abbandonato e lasciato incustodito. Così mani ignote hanno portato via tutto quanto era possibile asportare e l’area verde in cui è immersa la struttura si è trasformata in discarica, frequentata da topi, scarafaggi e altri animali.

Questo malgrado le proteste fatte dai cittadini che abitano negli edifici immediatamente circostanti che in più occasioni avrebbero chiesto l’intervento degli addetti al servizio di igiene urbana, segnalandone la necessità anche alla polizia municipale. Malgrado tutto, stando a quanto è possibile vedere, restando fuori dalla recinzione, la struttura sembra ancora utilizzabile.

Con una spesa limitatissima potrebbe essere riattintata e resa fruibile ad uso pubblico. Tant’è che Nicla Virgilio, vicesindaco con delega alla pubblica istruzione e al patrimonio, in commissione consiliare aveva avanzato l’ipotesi di utilizzarla come archivio comunale in sostituzione del cantinato preso in affitto, per questo uso, in via Nobel che costa all’Ente comunale 40mila euro all’anno. Un’idea in linea con il metodo Sagliocco che punta a cancellare sprechi per ridurre i costi di gestione della cosa pubblica.

Invece, caduta l’ipotesi Virgilio per ragioni ancora da chiarire, ha trovato terreno fertile la proposta del consigliere Raffaele Marino del Nuovo Psi, eletto a rappresentare le necessità del borgo, che ha suggerito di utilizzare l’edificio allo scopo per il quale era stato realizzato, vale a dire per essere una scuola. L’idea avanzata nel corso di un interpartitico è stata accettata dai consiglieri presenti cosicché la struttura sarà riutilizzata per continuare ad essere una scuola alla ricollocazione dell’archivio si penserà più in là.“Più esattamente – spiega Marino – l’edificio sarà un nido di infanzia ed ospiterà bambini in tenera età, dai tre ai cinque anni”.

“La gestione – continua l’esponente del Nuovo Psi – verrà affidata a privati che, in cambio dell’uso gratuito, cureranno il restauro dell’edificio e dell’area circostante ed ospiteranno gratuitamente una trentina di bambini appartenenti a famiglie indigenti”. “Il bando per ottenere la concessione d’uso, al quale sta già lavorando il funzionario comunale Alessandro Diana, sarà pubblicato entro la fine di novembre”, conclude il consigliere.

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