Opere annunciate e non realizzate, Sagliocco: “Colpa della stazione appaltante”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Progetti annunciati, realizzazioni mancane o quantomeno in forte ritardo rispetto a quanto annunciato attraverso i mezzi di informazione perché non c’è alcun avvio dei lavori per la riqualificazione di via Vito di Iasi, di via Roma, di Parco Pozzi, della biblioteca comunale, del cimitero …

… che, in alcuni casi come quello di via Vito di Jasi, dovrebbero essere partiti fin dallo scorso mese di febbraio, stando alle dichiarazioni rilasciate alla stampa a gennaio dall’assessore ai lavori pubblici, Barbato, che riferiva dell’affidamento dell’appalto entro qualche mese. Un annuncio che, come dimostrano le cronache dei media, fu replicato otto mesi dopo, ad agosto.

Quando l’assessore anticipò nuovamente l’imminente avvio dei lavori in via di Jasi, dettagliando che il rifacimento della arteria sarebbe partito da Porta Napoli per proseguire fino al Parco Pozzi, la sistemazione di viale Olimpico, il proseguimento dei procedimenti in itinere per il rifacimento via Fermi, via Fratelli Cervi e via Caruso, vecchi impegni della giunta Ciaramella, e l’imminente avvio dei lavori per la riqualificazione dell’apparato viario del cimitero, riannunciato a settembre dopo l’approvazione in giunta di una delibera che destinava circa 100mila euro proprio a lavori di riqualificazione interna del cimitero.

Impegni tutti ancora di là da venire, da qui le contestazioni dell’opposizione che ha sottolineato, nel voto al bilancio, l’assenza di reale progettualità dell’amministrazione Sagliocco.Caratterizzata, almeno fino ad oggi, da annunci non seguiti da fatti e interventi di facciata, come la bonifica dell’area standard di via Guido Rossa di cui è stata più volte pubblicizzata l’economicità dell’intervento rispetto a quanto previsto dall’amministrazione passata, e l’apertura di Parco Grassia lasciato poi praticamente a se stesso.

“La responsabilità del ritardo nell’avvio dei progetti annunciati – dice il sindaco Sagliocco – è esclusivamente della stazione unica appaltante che non provvede malgrado le vengano trasmessi in tempo utile tutti gli elementi per effettuare una gara d’appalto”.

“L’esempio – continua il primo cittadino – è dato dalla gara per l’appalto della mensa scolastica, per la quale l’amministrazione ha consegnato tutta la documentazione necessaria a dicembre 2012. Siamo ormai a dicembre 2013 e la gara ancora non c’è stata, costringendo l’amministrazione ad operare in proroga per garantire il funzionamento della mensa scolastica”.

“Per questo motivo, nei prossimi giorni – prosegue Sagliocco – mi recherò in Prefettura per sollecitare l’attività della stazione appaltante, preannunciando che, nel caso in cui l’inerzia dovesse proseguire anche solo per un breve periodo di tempo, il Comune di Aversa si staccherà da questo organismo e deciderà in proprio”. “Perché – spiega il sindaco – non c’è alcun obbligo di essere sottoposti alle decisioni della stazione unica appaltante essendo questa un organismo creato dai sindaci per poter effettuare gare appalto libere da influenze esterne, da ipotesi di favoritismi o di altra natura che sempre accompagnano l’affidamento di un incarico o di un lavoro pubblico”.

“Se la progettualità dell’amministrazione – conclude Sagliocco – deve essere bloccata dall’inefficienza di un organismo creato dai sindaci, ai quali i sindaci si sono volontariamente affidati per garantire legalità, trasparenza e imparzialità, nulla vieta che si possa fare a meno di quell’organismo e decidere autonomamente. Nell’interesse della città è quanto farò se non dovessi avere risposta entro una decina di giorni”.

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