CASERTA. Sono tornato da uomo libero per difendermi. Nell’aula e nel processo. La scissione del Pdl? Francamente sono impegnato su altro, adesso.
Sono le prime parole di Nicola Cosentino, ex deputato del Pdl ed ex sottosegretario allEconomia, di recente tornato in libertà dopo un periodo di carcerazione e di obbligo di dimora in Molise. Il politico di Casal di Principe, lunedì mattina, è tornato in aula, a Santa Maria Capua Vetere, per il processo Eco 4 in cui è imputato per concorso esterno in associazione camorristica.
Durante ludienza era collegata in videoconferenza la pentita Anna Carrino, ex compagna del boss Francesco Bidognetti, alias Cicciotto e mezzanotte, capo dellomonima fazione del clan dei casalesi. La donna ha accusato Cosentino di rapporti diretti con il clan: Cosentino ha detto Carrino venne in due circostanze nel 1987 a far visita a Francesco Bidognetti quando era a casa agli arresti domiciliari. Io cero e salutai Cosentino, poi lui e mio marito si appartarono in una stanza per parlare.
A quel punto, il procuratore antimafia Alessandro Milita ha chiesto alla collaboratrice: Perché finora non ce laveva detto?. E lei: Perché non mi è stato chiesto. Carrino che da Bidognetti ha avuto tre figli, per poi pentirsi nel maggio 2008 ha poi aggiunto: Si conoscevano da quando erano piccoli, tutti e due sono nati e cresciuti a Casal di Principe.
Su questa storia, Cosentino ha sottolineato, tramite il suo legale Montone: “Assurdo, quando Bidognetti era adolescente io avevo cinque anni”.
Tra le richieste che il boss avrebbe fatto a Cosentino la raccomandazione ad un militare, figlio del boss napoletano Raffaele Stolder,detenuto al carcere di Ascoli, per farlo trasferire in una non meglio precisata caserma in Campania.
I difensori di Cosentino hanno cercato di far cadere in contraddizione la Carrino, riservandosi di produrre la documentazione riguardante lomicidio di Antonio Petito che coinvolge anche la pentita ma del quale lei non ha mai parlato.