Inchiesta su appalti Asl Caserta, confermati gli arresti

di Redazione

 CASERTA. Confermati tutti i provvedimenti cautelari emessi dal gip a carico di dirigenti dell’Asl di Caserta e imprenditori coinvolti nello scandalo delle tangenti proposte a politici e funzionari da società vicine al clan Belforte di Marcianise per ottenere appalti nell’azienda sanitaria di Caserta, tra il 2005 e il 2008.

I tre giudici della dodicesia sezione penale del tribunale della Libertà di Napoli hanno depositato il dispositivo di conferma dieci minuti fa in cancelleria, ma le motivazioni saranno rese note soltanto nei prossimi giorni. L’unico a cui è stata revocata la misura cautelare è Antonio Pascarella di Santa Maria a Vico, amministratore di una delle società che avevano partecipato alla gara d’appalto che sarebbe stata “truccata”.

Dunque, restano in carcere il figlio dell’imprenditore Angelo Grillo, Roberto, il consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino e il direttore amministrativo dell’Asl Giuseppe Gasparin.

Ai domiciliari anche l’altro figlio di Grillo, Giuseppe. Ancora ai domiciliari resta il direttore dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, ex direttore dell’Asl, Franco Bottino. Per i giudici del Riesame, regge l’impianto accusatorio della Dda di Napoli.

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