“La voce del sangue”, film sul Cristo velato con Federico Salvatore

di Redazione

 NAPOLI. “Adesso siamo pronti per il film”: quella che pronuncia Federico Salvatore, protagonista insieme a Lello Serao del cortometraggio “La voce del sangue”, non è solo una battuta che fa scattare il sorriso tra i tanti presenti al cinema Astra alla prima aperta al pubblico del lavoro firmato da Francesco Afro de Falco.

L’idea del regista, del cast del corto (completato da Lucia Rocco) e dell’intera squadra che ha promosso il lavoro, è proprio quella di puntare alla realizzazione di un lungometraggio sul principe di Sansevero e il Cristo velato.

La “prima”, di venerdì 21 novembre, ha fatto registrare il pienone all’Astra di via Mezzocannone. Un pienone che ha premiato il cortometraggio girato in pellicola con i contributi di “Film commission Regione Campania” e di “Mediter srl” e prodotto da “Libera scena ensemble” e dall’Asci scuola di cinema (distribuzione della Smc di Salvatore Mignano).

Il senso del corto l’ha spiegato nel suo intervento il regista: “Essenzialmente – ha detto Francesco Afro de Falco – abbiamo puntato su tre aspetti: il parallelismo tra Giuseppe Sammartino, che ha ereditato l’idea di Antonio Corradini di realizzare il Cristo velato, e San Giuseppe, padre di Gesù Cristo; la figura del principe di Sansevero, fuori da quella presente nell’immaginario collettivo; l’aspetto femminile della Maddalena, che da ‘sposa’ di Corradini diventa ‘madre’ dell’opera che realizzerà Sammartino”.

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Applausi convinti per tutti i protagonisti: Federico Salvatore, che interpreta il principe di Sansevero; Lello Serao, che è Giuseppe Sammartino, che realizzerà nove mesi dopo la morte di Antonio Corradini il Cristo velato; la “Maddalena” Lucia Rocco.

Commenti positivi per la fotografia firmata da Luca Cestari, come per la riproposizione del Cristo velato, opera realizzata per l’occasione da Luca Nocerino. Lello Serao, che è anche produttore, ha posto l’accento “sul lavoro svolto nei quattro giorni utili a realizzare tutte le scene, grazie anche a un’intensa opera preparatoria, con uno scenario straordinario come la Torre del Palasciano”.

A firmare la sceneggiatura Fabrizio Nardie Carlo di Sangro, quest’ultimo diretto discendente del Principe di Sansevero. “Speriamo che la prossima volta – ha detto – saremo accolti a girare anche all’interno della Cappella di Sansevero, i cui gestori invece hanno osteggiato questo lavoro che punta solo a dare splendore alla storia del principe di Sansevero e a un capolavoro come il Cristo velato”.

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