Napoli e i Genesis ne “I custodi della rivelazione”

di Redazione

 NAPOLI. All’associazione culturale “Natakapa”di Napoli,Gene R. Seesignha presentato la sua opera letteraria “I Custodi della Rivelazione”.

L’autore partenopeo ha racchiuso nelle pagine di questo libro, impreziosito dalla prefazione diAntonio Sasso, direttore del quotidiano “Roma”, la sua essenza, il suo amore per Napoli e per la buona musica. Storia, cultura e tradizioni rendono Napoli set più che adatto ad un thriller storico al pari di Roma, Parigi, Londra o New York. Filo conduttore nella narrazione è la musica degli anni ’70, il progressive rock e la band che ha portato il genere alla sua espressione più alta: i Genesis.

Naturale per l’autore associare i testi, in molti casi esoterici, della band inglese con l’atmosfera per altri versi misteriosa di Napoli. Così ad una sequenza precisa e documentata di fatti, eventi e personaggi storici legati alla città ha sovrapposto una storia in cui il protagonista viene condotto alla conclusione grazie all’effetto divinatorio che su di lui hanno le canzoni dei Genesis.

Una vera e propria sintonia tra la città più musicale del mondo e un antico mistero che da otre 2000 anni chiedeva di venir risolto. L’evento è stato moderato dalla giornalista Diana Negri. Alcuni passi del libro sono stati letti dalla speaker radiofonica Fabiana Sera.

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INOSSI. Una Napoli invernale fa da sfondo alla battaglia finale per la conquista della reliquia più importante per la cristianità. Qualcosa che alcuni vogliono proteggere mentre altri vorrebbero fosse cancellata dalla faccia della terra. La Sindone. Quella vera. Ben diversa da come la conosciamo. Gennaro Sisto, dentista napoletano, eroe per caso tirato in ballo suo malgrado, riesce a dipanare la matassa grazie specialmente alle canzoni dei Genesis. I testi e le musiche del famoso gruppo inglese hanno su di lui una influenza divinatoria.

Ogni passo del percorso verso la soluzione di un millenario arcano vede Sisto ispirato da un brano dei Genesis. Accompagnato e coadiuvato in questa avventura dal fratello Antonello, da Giulia Mey, ingegnere informatico e da Aldo Mey padre di Giulia e suo vecchio professore di Medicina Legale, riesce a risolvere un mistero che coinvolge da un lato i Templari e dall’altro la Chiesa. Un sottilissimo filo collega l’apparizione di un telo nella Chiesa di Santa Sofia in Edessa nel 525 d.C. alla IV Crociata, a Hugues de Payns fondatore dei Templari, a Jacques de Molay loro ultimo gran maestro, a Leonardo da Vinci, a AlbrechtDürer, a Luca Pacioli, a Corradino di Svevia, a Raimondo de Sangro Principe di Sansevero, ad un barbone trovato barbaramente ucciso nella Chiesa di Santa Chiara in Napoli.

Un percorso iniziato nel giardino di Giuseppe d’Arimatea circa 2000 anni fa vedrà la sua strabiliante conclusione nella città partenopea.

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