NAPOLI. Il Consiglio comunale ha approvato lo schema di contratto di servizio con l’Asìa Napoli.
La delibera è stata illustrata dal vicesindaco Tommaso Sodano, il quale ha esordito ricordando che per la prima volta, dopo la nascita dell’azienda per i rifiuti, viene regolamentato il rapporto tra Comune e Asìa che ora potrà camminare in modo più spedito completando, anche con la possibilità di accedere al sistema creditizio, gli investimenti in corso.
Il Contratto di servizio fotografa l’azienda mettendone in rilievo le difficoltà, innanzitutto quella di una carenza, nei suoi 2421 dipendenti, di figure dirigenziali, necessarie ad assicurare, soprattutto ora che a raccolta e spazzamento si sono aggiunti i compiti connessi all’impiantistica), servizi all’altezza di una grande città che aspira anche grazie all’impiantistica, di riaffermare la propria autonomia nel ciclo dei rifiuti. Il contratto di servizio consentirà anche di individuare i punti sui quali intervenire per far sì che l’azienda sia ancora più forte.
Oggi, l’Asìa serve una città di un milione di abitanti ai quali ogni giorno si aggiungono 300mila persone che lavorano in città. Va poi sottolineata una presenza turistica significativa, soprattutto in certi periodi dell’anno e in occasione di eventi: anche i compiti di Asìa in queste occasioni straordinarie sono previsti nel contratto di servizio che prevede anche i metodi di controllo e verifica sui servizi da parte del Comune.
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A questo strumento si dovrà aggiungere, entro 3 mesi, la carta dei servizi per gli utenti e poi il piano industriale che prevederà gli investimenti necessari a realizzare gli obiettivi che devono essere quelli di una azienda moderna, capace di rispondere alle esigenze della città.
L’ultima parte del suo intervento Sodano l’ha dedicata al problema della Tares che compensa interamente il valore del contratto per 187 milioni di euro. Sul problema Tares il vicesindaco ha notato che sta crescendo il malcontento di cittadini e delle categorie economiche per la tassa, che ha meccanismi complessi e che è stata imposta al Comune dal Governo centrale. Occorre però, ha continuato, informare meglio i cittadini: precisato che parte della tassa va direttamente allo Stato, il vicesindaco ha ricordato che il Consiglio ha approvato per la parte di propria competenza tariffe attestate sui coefficienti più bassi e previsto una serie di abbattimenti e agevolazioni per le utenze domestiche e non domestiche. Proprio per fare chiarezza e rasserenare i cittadini, sarà spostato al 20 gennaio 2014 il termine (originariamente previsto a novembre) per usufruire delle agevolazioni, mentre la seconda rata della Tares sarà fatta slittare al 2014.