Pizzo a imprenditori, sette arresti contro clan dei casalesi

di Redazione

 CASERTA. Operazione anti-pizzo, mercoledì mattina, dei carabinieri della stazione di Grazzanise che hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare (sei in carcere e una ai domiciliari) tra le province di Caserta, Frosinone, Trapani, Terni, Napoli e Campobasso.

Destinatari dei provvedimenti cautelari, emessi dalla Procura di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, degli affiliati alle fazioni Schiavone e Zagaria del clan dei casalesi, gravemente indiziati di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

L’indagine ha avuto origine nel mese di marzo 2013 ed è scaturita dalle dichiarazioni di alcuni imprenditori che, mettendo da parte ogni atteggiamento omertoso e di sfiducia nelle istituzioni, denunciavano le richieste estorsive a cui i commercianti dovevano sottostare in prossimità delle festività di Pasqua, Natale e Ferragosto. Emergeva, in particolare, che i titolari un supermercato, di un’impresa edile, di un negozio di detersivi e di un negozio di materiali edili erano vittime di estorsione.

Si appurava, inoltre, che una delle richieste estorsive appariva, sulla base degli elementi investigativi raccolti, posta in essere da persone appartenenti alla fazione Zagaria nei confronti del titolare di attività commerciale che era fratello di una persona ritenuta affiliata alla fazione Schiavone.

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Dall’attività investigativa emergeva, ancora, che gli arrestati, avvalendosi della forza intimidatrice del sodalizio camorristico, avevano di fatto assunto il controllo di un centro scommesse a Falciano del Massico, fittiziamente intestato a terza persona. Anche mediante intercettazioni telefoniche, veniva accertato che il gruppo criminale, grazie alle attività illecite, aveva ottenuto profitti illeciti per un importo di 100mila euro.

Gli arrestati sono: Alfonso Cacciapuoti, 54 anni, già detenuto a Terni; Davide Grasso, 41, già detenuto a Favignana; Biagio Ianuario, 35, già detenuto a Secondigliano; Michele Ammutinato, 46, già detenuto a Larino; Luisa Martino, 50, moglie di Alfonso Cacciaputi; Raffaele Panetta, 38; Domenico Natale, 30.

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