Egitto, Morsi in aula: “Sono io il presidente legittimo”

di Mena Grimaldi
 CAIRO. Il
processo al presidente egiziano deposto, Mohammed
Morsi
, che si è aperto presso l’Accademia di Polizia del Cairo, è stato
aperto solo formalmente.

Dopo pochi minuti, infatti, è stato rimandato all’8
gennaio. Il giudice ha interrotto l’udienza quando gli altri 14 imputati
a processo hanno cominciato a scandire slogan contro i militari.

“Abbasso il
governo dei militari”, hanno detto gli esponenti dei Fratelli Musulmani. Il
processo era cominciato stamattina con circa due ore di ritardo rispetto al
previsto e l’udienza era stata sospesa poco dopo l’avvio.

Fonti della sicurezza
presenti in aula fanno sapere che il ritardo dell’inizio è stato dovuto al
fatto che Morsi ha insistito per non indossare l’uniforme da detenuto
solitamente portata dagli imputati, in linea con il suo rifiuto di riconoscere
la legittimità del processo.

Morsi si è definito “il presidente legittimo” e si
è rifiutato di riconoscere il processo stesso.Nella mattinata di lunedì,
prima dell’inizio del processo, alcune centinaia di sostenitori dell’ex presidente
egiziano Mohamed Morsi si sono radunate di fronte alla sede della Corte
Costituzionale, al Cairo, esibendo cartelloni e scandendo slogan contro i
militari e a favore del “ripristino della legittimità”.

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