GRICIGNANO. La proprietà degli alloggi situati nei dintorni della cittadella Us Navy non è in vendita.
E quanto emerso nellultima seduta del Consiglio comunale in merito alla richiesta di acquisizione, da parte del Comune di Napoli, della piena proprietà di 150 appartamenti, proponendo oltre 31 milioni di euro alla Gricignano Sette srl (realizzatrice degli alloggi) per il diritto di superficie, e oltre 3 milioni di euro al Comune di Gricignano per la nuda proprietà.
Ad annunciarlo il vicesindaco e assessore allurbanistica Andrea Aquilante. Abbiamo assistito ad una sceneggiata da parte delle opposizioni. Per vendere i gioielli di famiglia, ha spiegato Aquilante come li definì proprio la minoranza consiliare, non è così semplice. Cè bisogno di motivazioni forti, come ad esempio un deficit di bilancio, altrimenti può subentrare la Corte di Conti.
E qui Aquilante ha fatto riferimento alla precedente amministrazione Lettieri che, nel 2008, deliberò la volontà politica di cedere la nuda proprietà degli alloggi, sulla base di un debito di 1,6 milioni di euro riguardante lo sforamento del Patto di Stabilità e gli arretrati con lAcquacampania, relativamente alle acque di depurazione. Poi la Gricignano 7 fece un passo indietro ritenendo incongruo il prezzo fissato dal Comune. E improvvisamente quel debito scomparve, ha sottolineato il vicesindaco.
La stessa Gricignano 7 ci aveva riprovato con la commissione straordinaria, subentrata dopo lo scioglimento del Consiglio comunale nellagosto 2010, che però aveva chiesto prima il parere dellAvvocatura di Stato dalla quale giungeva un netto no. A quel punto la commissione decideva di demandare ad unamministrazione eletta dal popolo ogni altra decisione.
La scorsa estate, dopo linsediamento della nuova amministrazione Moretti, il Comune di Napoli ha convocato il sindaco di Gricignano per chiedere, sulla scorta della delibera del 2008,lacquisizione degli alloggi e rassicurare sul clima di allarme ingeneratosi tra la popolazione gricignanese per il timore che quella zona si trasformasse in un ghetto. Un allarme sociale ha spiega Aquilante creato ad arte dallopposizione per screditare lamministrazione in carica, quando due dei suoi rappresentanti alle ultime elezioni si sono candidati in una lista che è diretta espressione della precedente amministrazione che ha creato il caso manifestando lintenzione di vendere quegli alloggi in nome di un presunto deficit finanziario.
Un caso che, ora, potrebbe comportare pesanti ripercussioni. La Gricignano 7, infatti, in virtù della delibera approvata nel 2008, avrebbe la possibilità di citare per danni il Comune di Napoli e, di conseguenza, quello di Gricignano. Un rischio paventato da Aquilante, che ha fatto presente: Nonostante potremmo avere grane giudiziarie e nonostante ci sarebbero, oggi, i presupposti di cedere la proprietà degli alloggi, dinanzi ad un deficit finanziario che deve affrontare la nostra amministrazione, ereditato da precedenti gestioni, abbiamo deciso di non prendere in considerazione l’offerta del Comune di Napoli, in coerenza con la posizione storica del sindaco Moretti, assunta in Consiglio nel 2008 allepoca dellapprovazione di quella delibera, del circolo Libera Gricignano e di tutta la maggioranza.E, non ultimo,in considerazione della contrarietà espressa dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Se un giorno il Comune di Gricignano sarà citato in giudizio per risarcimento danni conclude Aquilante la colpa non sarà di certo nostra ma di chi ideò quella delibera nel 2008.