ROMA. “Sono qui ad annunciare pubblicamente la nascita dei gruppi parlamentari del Nuovo centrodestra per via di una decisione che mai avremmo creduto di dover assumere e che nasce dal no all’adesione a Fi. Per me questa è stata una scelta dolorosa e amarissima”.
Angelino Alfano dice la sua. Nel giorno in cui il Consiglio nazionale del Pdl ha sancito il ritorno a Forza Italia, l’ex delfino di Silvio Berlusconi, che ha deciso di non aderire a Forza Italiae di fondare Nuovo Centrodestra, spiega le ragioni del suo gesto e gli obiettivi della neonata formazione politica. “Abbiamo fatto la scelta giusta”, dice Alfano e ricorda che il Nuovo Centrodestra può rivendicarlo “assicurando che il governo vada avanti”.
“Noi continuiamo a coltivare un rapporto di profondo affetto nei confronti di Berlusconi” ma siamo “stati costretti a questa scelta. Siamo con tutti e due piedi nel centrodestra. Siamo il movimento politico del futuro” che “senza paura e senza nostalgia” porterà avanti “le proprie idee”.
“Questo governo è in piedi da 6 mesi e mezzo. Giudicarlo ora è come assegnare lo scudetto dopo 10 giornate o il Giro d’Italia dopo 4-5 tappe… Quindi non lo si giudichi perché 6 mesi e mezzo sono troppo pochi. Proponiamo un patto agli italiani: vediamo se fra 12 mesi il governo ha raggiunto i suoi obiettivi”. Tra questi, Alfano inserisce la legge elettorale.
Dopo aver proposto il patto di un anno per valutare gli obiettivi del Governo, Angelino Alfano guarda a cosa si attende subito dopo quel traguardo: “Dopo 12 mesi – dice – ho una grande, grandissima ambizione: quella di avere un grande centrodestra, forte e radicato negli 8mila campanili italiani e che sia assolutamente in grado battere una sinistra che non ha cambiato i suoi connotati e i suoi limiti”.