Cancellieri non è indagata. Lo ha annunciato il procuratore di Torino Gian Carlo Caselli, con un comunicato
nel quale si annuncia anche il trasferimento degli atti a Roma.
Il
ministro, dunque, non è indagato ma dovrà essere la procura di Roma a stabilire
la necessità di effettuare altri approfondimenti.
Come ad esempio se il Guardasigilli ha
mentito durante lincontro avvenuto il 22 agosto scorso con il procuratore
aggiunto Vittorio Nessi, che la
sentì a verbale sui contatti con la famiglia Ligresti.
Sarà infatti la
procura romana a valutare le eventuali ipotesi di reato contenuto in un fascicolo
modello K aperto dalla procura di Torino, che ha spiegato che si tratta di atti
relativi a fatti nei quali non si ravvisano reati allo stato degli atti, ma che
possono richiedere approfondimenti.
Lipotesi da accertare è se
Cancellieri mentì al magistrato, omettendo in tutto o in parte i fatti di cui
era a conoscenza, ad esempio le telefonate recenti avute con Antonino Ligresti, emerse
nellinformativa della Guardia di Finanza del 6 novembre scorso.