D’Alema: “Su tesseramento solo menzogne”. E critica Renzi

di Redazione

 NAPOLI. Sulle polemiche per il tesseramento del Pd c’è stato “un attacco politico” portato avanti “con una campagna di menzogne”, fermo restando che “potersi iscrivere fino al momento del voto era un’idea sbagliata”.

Così Massimo D’Alema, presidente della fondazione Italianieuropei, parlando a Napoli a margine della presentazione della Summer School che si terrà ad Ascea, nel Salernitano.

“Potersi iscrivere fino al momento del voto era un’idea sbagliata che, però, ci è stata imposta – ha dichiarato – da quegli stessi giornali che ora ci accusano”. “Si è trattato di una serie di episodi gravi – ha aggiunto D’Alema – ma il rigonfiamento delle tessere non c’è stato in tutta Italia. C’è una campagna di disinformazione, un attacco politico verso di noi portato avanti con una campagna di menzogne. Si è verificata – ha proseguito l’ex premier – una serie di episodi che nascono da una regola che era chiaramente sbagliata, l’ho detto anche prima”. Una regola “assurda” che ha “favorito abusi e ringonfiamenti”.

D’Alema torna a parlare del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ribadendo più volte che “non ci sono elezioni, deve farsene una ragione”. Per D’Alema quindi “tutte le conversioni al renzismo si basano su un gigantesco equivoco, come se noi stessimo facendo le primarie per il candidato alle elezioni politiche”. D’Alema ricorda infatti che “abbiamo un governo che ha una maggioranza e mi pare di capire che sia indipendente su Berlusconi, che se anche vota contro va avanti”.

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Il Pd ha invece bisogno di un segretario e D’Alema esprime dubbi sul fatto che Renzi “sia capace di farlo”, anche perchè “non sappiamo cosa pensi del Pd, visto che non ha detto nulla sull’argomento”. D’Alema definisce invece lo sfidante Cuperlo “una persona il cui livello politico e culturale è incommensurabile, che si candida a fare il segretario dicendo che il partito per lui non è il trampolino per fare un altro lavoro, anche perché mettersi sul trampolino quando la piscina è vuota è attività estremamente rischiosa”.

ASSOLUZIONE BASSOLINO. “Sono molto lieto perché Bassolino al quale non ho mai fatto mancare la mia solidarietà è stato assolto dopo una campagna di criminalizzazione vergognosa, per la quale molti mezzi di informazione e uomini politici gli dovrebbero chiedere scusa, ma non lo faranno perchè non siamo in un Paese civile”, ha detto D’Alema, commentando l’assoluzione dell’ex governatore della Campania nel processo sui rifiuti.

“Questa sentenza – spiega D’Alema – dimostra che trasformare i giudizi politici in fumosi atti accusatori non è cosa buona da parte della magistratura, fortunatamente siamo in un paese in cui si può avere fiducia nei giudici che hanno fatto piazza pulita delle teorie dei pm. Antonio e altri hanno sofferto per lunghi anni per una vicenda in cui non aveva responsabilità penali, poi sulle responsabilità politiche si può discutere, ma anche su quelle si è esagerato. Ho sempre pensato che serviva un giudizio più equilibrato sull’operato di Bassolino, guardando i suoi difetti ma anche quello che ha fatto per Napoli”.

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