Stato-mafia, sparita e poi ritrovata la lettera di Napolitano

di Mena Grimaldi
 PALERMO. Anche il
capo dello Stato, Giorgio Napolitano,
è stato vittima dei ritardi delle Poste italiane come spesso lamentano i “comuni
mortali”.

Giovedì mattina, infatti, la Corte d’Assise di Palermo, che celebra
il processo sulla trattativa Stato-mafia, in apertura di udienza ha reso noto
di non avere ancora ricevuto la lettera con cui il capo dello Stato, citato
come teste dai pm, manifestava la sua disponibilità a deporre.

La notizia della
missiva era stata data dal Quirinale la settimana scorsa. Dopo alcune ore, però
lo stesso presidente del collegio di Corte d’Assise ha annunciato che la
lettera era arrivata.

La lettera del presidente Napolitano alla Corte d’Assise
di Palermo era partita dal Quirinale giovedì scorso intorno alle 18.30. Ovvero,
contemporaneamente al comunicato del Colle che la annunciava. La lettera era
stata spedita tramite Poste ed indirizzata direttamente al presidente della
sezione della Corte d’Assise.

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