SANTARPINO. Anche Rinascita Santarpinese partecipa a #FiumeinPiena, la mobilitazione generale di sabato 16 novembre indetta dal Coordinamento Comitati Fuochi per dire stop al biocidio della Campania.
Il nuovo soggetto socio-politico atellano è ancora una volta in prima linea a sostenere la civile protesta che oramai da mesi sta esplodendo nelle province di Napoli e Caserta, e che nelloccasione si svolgerà lungo le strade del capoluogo campano (con partenza da Piazza Garibaldi ed arrivo in Piazza del Plebiscito) a partire dalle 14.30. Rinascita Santarpinese intende quindi proseguire lungo il solco tracciato nel corso di Cavoli Amari, il convegno organizzato con la testata giornalistica Parallelo 41 ed ospitato nella stupenda cornice del Palazzo Ducale di SantArpino il 2 novembre scorso.
Le conclusioni del dibattito che vide protagonisti i professori Antonio Marfella e Antonio Giordano, nonché il colonnello del Corpo Forestale dello Stato Sergio Costa, furono improntate alla ricerca della proposta, per andare oltre la protesta.
Rinascita Santarpinese si farà, infatti, promotore di iniziative che porteranno alla ribalta le eccellenze agricole del territorio, nella convinzione del fatto che accanto alla denuncia forte dei comportamenti delinquenziali di agricoltori e contadini che hanno permesso lavvelenamento delle loro terre ci debba essere anche la valorizzazione di comportamenti totalmente opposti e positivi, che ancora permettono alla Campania di essere una delle regioni europee (non solo italiane) col più alto tasso di prodotti doc e dop.
Limpegno di Rinascita Santarpinese, inoltre, si concentrerà anche sulla discussione del piano di bonifiche che il governo presumibilmente metterà in atto tra pochi mesi, con particolare attenzione ai percorsi di conversione al no food dei terreni inquinati.
SantArpino è infatti storicamente legata alla coltivazione della canapa, che risulta essere anche uno degli strumenti che la natura offre per la bonifica delle terre avvelenate. Studiare le possibili opportunità anche di uno sviluppo economico alternativo, che potrebbe dare un ritorno alla antica cultura (e coltura) contadina del territorio atellano, sarà oggetto dellimpegno dei prossimi mesi di Rinascita Santarpinese. Nel frattempo il sodalizio invita tutti quanto avranno la possibilità a partecipare al corteo di domani per dire con forza stop al biocidio della Campania.