Adesioni a Forza Italia, Castaldo (Pd): “Una farsa politica”

di Antonio Arduino

 Aversa. Da Forza Italia a Forza Sagliocco, anticipando quello che, probabilmente, sarà il futuro del centrodestra Italiano destinato, forse, a riunire le due anime del Pdl creando magari un Pdl bis.

L’ipotesi sembra fantapolitica ma per il componente del direttivo provinciale del Pd Antimo Castaldo è quanto potrebbe accadere ad Aversa dopo la comunicazione trasmessa ai vertici del partito ed ai parlamentari casertani dagli assessori Nicla Virgilio ed Elia Barbato e dai consiglieri comunali Mario Tozzi, Luciano Luciano, Salvatore della Vecchia, Stefano di Grazia e Gabriele Costanzo, tutti ex Pdl, dell’adesione ufficiale a Forza Italia e della formazione di un gruppo consiliare dal quale sono stati esclusi i consiglieri Michele Galuccio, Gino della Valle e Gianpaolo Dello Vicario, quest’ultimo che riveste anche la carica di consigliere provinciale con l’incarico di vicepresidente di quell’amministrazione, sfiduciato dai consiglieri a rappresentarli nell’assemblea provinciale.

“Con la adesione formale a Forza Italia di cinque consiglieri comunali – ex Pdl – ad Aversa assistiamo ad uno scenario politico da farsa, perché – dice l’esponente del Pd – entrando in consiglio regionale, una settimana fa, in supplenza del consigliere Polverino, sospeso per essere stato arrestato a seguito di un’inchiesta relativa ad appalti nell’azienda sanitaria casertana, il sindaco di Aversa ha aderito in forma ufficiale al gruppo del nuovo centrodestra che fa riferimento ad Alfano mentre cinque dei consiglieri della sua cosiddetta maggioranza hanno ufficializzato la loro fedeltà a Berlusconi che, con Forza Italia, rappresenta l’opposizione del Parlamento italiano”.

“Di conseguenza, per logica, – continua Castaldo – i cinque consiglieri ex Pdl oggi Forza Italia dovrebbero essere all’opposizione in un consiglio comunale che ha come guida un sindaco aderente al nuovo centrodestra, facendo crescere il numero dei consiglieri d’opposizione ben oltre quello necessario a sfiduciare il primo cittadino che, è appena il caso di ricordare, si è visto approvare il bilancio con 14 voti favorevoli contro 11 dell’opposizione”.

“Se aggiungiamo a quegli 11 i cinque nuovi componenti dell’opposizione l’equilibrio dell’assise comunale si ribalta portando i componenti dell’opposizione a 16, un numero sufficiente a sfiduciare il primo cittadino. Questo però è solo teoria” sottolinea Castaldo. “Ad Aversa – aggiunge – la politica si fa badando esclusivamente agli interessi personali. Di conseguenza non ha senso parlare di partiti e di schieramenti. L’unica realtà è il ‘che cosa ne viene a me’”.

“È su questa base – sottolinea – che si sceglie di stare a destra o a sinistra ed è un dato di fatto dimostrato della storia politica dei componenti dell’assise, di tutti i componenti, nessuno escluso”. “E’ un metodo – conclude – che il Pd intende cambiare perché Aversa cambi davvero e cambi in meglio”.

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