Bomba contro un ristorante: arrestati padre e figlio

di Redazione

 AVERSA. Sono considerati gli autori dell’attentato esplosivo ai danni di un noto ristorante del centro di Aversa e di un’autovettura.

Antonio Capone, 62 anni, e Agostino Capone, 37, padre e figlio, entrambi del Napoletano, sono stati arrestati lunedì mattina dai carabinieri su disposizione della Procura di Napoli Nord. Le indagini, condotte dai militari del reparto territoriale di Aversa e della stazione di Lusciano, hanno da subito escluso la matrice camoristica dell’aggusto, riconducendo le ipotesi investigative nell’alveo della criminalità comune, ovvero a problematiche di natura personale.

Dalle attività investigative espletate sul conto della vittima emergeva che questa, nella precedente attività di promotore finanziario, risultava debitore nei confronti di vari soggetti di ingenti somme di denaro.Dal prosieguo delle indagini risultava, infatti, che uno di tali creditori, poi tratto in arresto, al fine di indurre la vittima a saldare il proprio debito ammontante a centinaia di migliaia di euro aveva, con l’ausilio del padre, dapprima a minacciato la stessa vittima anche a mezzo telefono, per poi porre in essere, lo scorso 24 settembre, un attentato dinamitardo a danno del ristorante di proprietà della moglie.

La mancata risoluzione della questione debitoria induceva gli indagati a nuove minacce telefoniche, cui seguiva un successivo attentato dinamitardo, questa volta a danno dell’autovettura di proprietà di uno dei familiari della vittima, consumato lo scorso 3 ottobre, nello spazio antistante la loro abitazione. Gli indagati dovranno rispondere anche dei reati di concorso in danneggiamento ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose.

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