Aversa. Mancano tre giorni al Natale e da don Pasqualino de Cristoforo, rettore della chiesa monumentale di San Francesco arriva un augurio speciale.
Si tratta di una poesia scritta da uno dei tanti senza tetto assistiti nei locali appositamente realizzati allinterno della Casa di Riposo Sagliano che un anno fa ha festeggiato i cento anni di vita.
E proprio la circostanza del recentissimo compleanno del Papa e della destinazione della fondazione diretta da don Pasqualino spinge a proporre ai nostri lettori la breve poesia, scritta in dialetto napoletano stretto che vi presentiamo in lingua, intitolata: ‘Un papa poverello’ – Si, si ringrazio nostro Signore che ti ha mandato per salvare tutti gli uomini dal peccato. La semplicità che hai nel cuore con una carezza fai capire che cos’è l’amore. Senza offesa per chi è stato prima di te, stai sempre in mezzo alla gente per capire. Con un sorriso, una carezza anche con una telefonata fai felici quelli che sono soli e abbandonati. Quando abbracci gli ammalati e baci i bambini fai dimenticare tutti i problemi e fai sognare. Se è un raggio di sole nella notte oscura. Sono vecchio, non ridete, ma credo ancora la Befana. Quest’anno le ho chiesto un regalo, Santità, prima di morire vi vorrei baciare le mani.
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