Movida, continua la guerra tra vigili urbani e amministrazione

di Nicola Rosselli

 AVERSA. «Pertanto, nel serio timore che simili episodi si possano ripetere con epiloghi devastanti il Sulpl e la Cisl Fp invitano ancora una volta Sindaco e Dirigente al confronto con le Organizzazioni Sindacali per affrontare e risolvere le problematiche della Polizia Municipale.

In secondo luogo si invita il Dirigente della Polizia Municipale anche nella sua veste di responsabile della sicurezza, a non impiegare il personale in modalità tali da esporlo a situazioni di rischio abnormi, questo fino a quando lo stesso personale non sarà messo nelle condizioni di operare in sicurezza».

Questa la richiesta avanzata dalle organizzazioni sindacali dei caschi bianchi aversani che continuano la loro guerra con il primo cittadino Giuseppe Sagliocco e il comandante Stefano Guarino. Una guerra che si è rinfocolata dopo che la notte tra sabato e domenica scorsa un grosso sasso è stato lanciato, non si sa bene ancora con quale modalità, contro una pattuglia della Polizia Municipale, composta da due agenti ed un ufficiale.

«Questa pattuglia- continuano le organizzazioni sindacali – era impiegata nel cosiddetto servizio “Movida”, costretta alla guardiania della transenna tra Via Seggio e Via Cimarosa, vista la assenza di qualsiasi altro presidio utile alla istituzione di una Ztl. Fortunatamente il sasso non ha colpito gli agenti finendo contro il veicolo di istituto danneggiandolo nella parte alta. Se il sasso avesse colpito gli agenti sarebbe stato idoneo a causare gravissime, se non anche permanenti lesioni personali. A titolo di cronaca rammentiamo che qualche mese fa due agenti sono stati investiti volutamente, che la settimana scorsa altri agenti hanno subito il lancio di alcune bottiglie e che ci sono stati nel tempo altri numerosi episodi minori».

Secondo il sindacato il personale non è formato e non ha a disposizione gli strumenti e la organizzazione necessaria per affrontare determinate circostanze che «come più volte ribadito sono di pubblica sicurezza, spesso sfociano in fenomeni di ordine pubblico, dove i pochi operatori malamente ed approssimativamente organizzati ed impiegati ancora peggio sul territorio e senza alcuno strumento, sono costretti, a volte a fronteggiare, per non rischiare omissioni e denunce circostanze altamente rischiose ed, a volte, a subire aggressioni di ogni genere, in ogni caso sono solo e sempre gli operatori che mettono seriamente a rischio la propria incolumità e la propria serenità personale e professionale».

«La sicurezza dei lavoratori – ha dichiarato da parte sua il comandante Guarino – è assicurata. Del resto non è l’ordinario a creare allarme, ma l’eccezionalità che, purtroppo, nel nostro lavoro c’è. Del resto, non facciamo scorte, o caccia a latitanti. Certo è che se ci fosse un maggiore coinvolgimento delle altre forze dell’ordine tutto sarebbe più facile. Il nostro servizio è di natura preventiva. L’altro giorno, ad esempio, dopo aver fermato una persona e averla trattenuta per tre ore, siamo stati costretti a rilasciarla senza averla foto segnalata perché le altre forze dell’ordine, non solo ad Aversa, ma anche nei paesi vicini, non erano disponibili».

Intanto, proprio per continuare nella loro battaglia intrapresa praticamente da un anno, non essendo ancora stati convocati, così come più volte richiesto dal sindaco Sagliocco, per la giornata di domani hanno indetto assemblee a fine turno con l’intento di creare difficoltà per i controlli della movida.

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Redazione
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