Aversa. Sabato 14 dicembre, alle 17, inaugurazione ufficiale della libreria sociale Il Dono, realizzata dall’associazione Convergenze, presieduta da Fortunato Allegro.
Da sei anni è una realtà. Da sei anni si propone come stimolo culturale per tutti, in particolare per i giovani, offrendo gratuitamente la possibilità di leggere testi che spaziano in ogni campo dello scibile umano, di navigare gratuitamente in rete per effettuare ricerche. Da sei anni dà la possibilità a chi ha ristrettezze economiche di approvvigionarsi gratuitamente di libri di testo scolastici, quando disponibili. Nata in quella che fu la palestra di un istituto abbandonato, qual era il liceo artistico cittadino, che fu affidato allassociazione, come risulta da un verbale redatto allepoca, perché fosse sede di unisola ecologica gestita dai volontari dellassociazione che la utilizzavano come deposito quei locali, lasciati in disuso con la creazione delle isole ecologiche, furono trasformati in libreria sociale, da qui il nome Il dono.
In sei anni, raccogliendo libri lasciati rifiuti e donati cittadini avversari e non si è trasformata in una vera biblioteca ricca di 5000 volumi, alcuni rari, molti antichi. Un tesoro culturale che oggi viene proposto alla città in forma ufficiale, un tesoro realizzato senza alcun intervento pubblico ma solo grazie all’autofinanziamento dei soci che, a proprie spese, hanno provveduto anche a realizzare i lavori di riqualificazione di cui aveva necessità dell’ex palestra.
Oggi l’inaugurazione ufficiale sulla quale pende, però, la spada di Damocle dello sfratto. Proprio così, perché l’amministrazione comunale con una nota firmata dal sindaco il 22 luglio 2013 aveva vietato l’intervento di riqualificazione ricordando che quei locali erano stati destinati in maniera diversa nel piano triennale delle opere pubbliche. In riferimento alla sua istanza in oggetto riferita alla autorizzazione per effettuare lavori di riqualificazione dellex palestra del liceo artistico in piazzetta Don Giuseppe Diana, le comunico che la stessa non può essere accolta, scriveva il primo cittadino. Come a lei più volte verbalmente rappresentato, la struttura attualmente utilizzata da codesta associazione, a breve – ricordava Sagliocco ad Allegro – sarà interessata da lavori di riqualificazione che rendono incompatibile l’intervento proposto.
L’alto valore dell’iniziativa culturale da lei portata avanti in questa città, purtroppo sottolineava il sindaco non mi esime dall’obbligo di evidenziarle che, stante la precarietà dell’immobile, lo stesso deve essere, nell’immediato, liberato dal materiale ivi depositato sia per il rispetto di norme in materia di sicurezza e sia per consentire l’avvio dei lavori a farsi. Con queste premesse, dopo il taglio del nastro potrebbe arrivare la chiusura forzata.