Cosentino, il pentito: “Pressioni sulle liste per favorire il clan”

di Redazione

 CASERTA. Il figlio di “Sandokan”, Nicola Schiavone, avrebbe fatto pressioni per favorire la listapresentata daNicola Cosentino, all’epoca coordinatore del Pdl campano, alle amministrative di Casal di Principe del 2007.

E’ quanto sostiene il pentito Roberto Vargas, ex affiliato alla fazione Schiavone del clan dei casalesi, ascoltato venerdì mattina durante l’udienza del processo “Il Principe”, al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in cui Cosentino è imputato per rimpiego di capitali illeciti. Un intreccio camorra-politica nelle liste per le comunali, quello raccontato dal collaboratore di giustizia, secondo cui era tutto “organizzato” per consentire ai camorristi di stare al potere sul territorio.

In particolare, Vargas ha riferito della pressione che ci fu da parte di Nicola Schiavone quando un cugino del pentito interruppe i rapporti con Cosentino perché quest’ultimo avrebbe favorito un altro nella lista e non lui, tanto da presentare un’altra lista a parte. In quell’occasione, ha aggiunto Vargas, Schiavone organizzò una riunione per dire al cugino di Vargas di non mettersi contro Cosentino: “Nicola è persona mia, una persona di fiducia, amico di mio padre e devi metterti a disposizione perché non possiamo far cadere la giunta visto che devono arrivare molti fondi”.

Prima che iniziasse l’udienza, l’avvocato di Cosentino, Agostino De Caro, ha lamentato al collegio il ritardo del deposito degli atti inerenti gli interrogatori a Vargas sulla centrale termoelettrica di Sparanise. “Un argomento nuovo, da me sconosciuto. – dice De Caro – Il deposito è arrivato il giorno 3 e io non posso svolgere un controesame senza essermi prima documentato”.

Quindi, ha chiesto il rinvio dell’esame e del controesame. Stessa richiesta avanzata anche dagli avvocati di altri imputati che hanno riferito di non aver ricevuto nemmeno l’avviso di deposito dei nuovi interrogatori e, di conseguenza, non poter esercitare il diritto di difesa. Pertanto, il collegio ha stabilito di svolgere solo l’esame su atti già conosciuti e rinviare il controesame. Per il 20 dicembre dovrebbe tenersi la prossima udienza.

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