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Non possono continuare a farci vivere con gli spot, anche su problemi dove dovremmo evitare di essere cialtroni. Lultima ciliegina, la più pericolosa, del decreto, è il finanziamento delle bonifiche per 600 milioni di euro con i fondi Fesr 2007-2013. Premesso che i fondi Fesr 2007-2013 dovranno essere rendicontati alla Comunità Europea entro il 31/12/2015, ed i tempi di attuazione ed esecuzione di un piano di bonifica non può essere inferiore ai tre anni, fare ciò significa non utilizzare quei fondi e non fare le bonifiche. Detto questo non si può non evidenziare che con laccelerazione della spesa predisposta dalla Regione Campania, diversi gli enti locali della Campania hanno già predisposto le progettazioni esecutive per la messa in sicurezza del territorio da dissesti, piuttosto nella realizzazione di impianti di depurazione e per i rifacimento delle obsolete rete idriche di cui tanto si è parlato in questi giorni circa la presenza di condotte adduttrici in cemento amianto. A mio avviso questo decreto spegne lultima speranza di questa Terra.
CASERTA. Nel leggere le prime indicazioni del Decreto della Terra dei Fuochi e le prime dichiarazioni degli esponenti politici Campani, anche del mio partito, aumenta la rabbia di chi vede ulteriormente umiliare questa martoriata nostra Terra.
Non possono continuare a farci vivere con gli spot, anche su problemi dove dovremmo evitare di essere cialtroni. Lultima ciliegina, la più pericolosa, del decreto, è il finanziamento delle bonifiche per 600 milioni di euro con i fondi Fesr 2007-2013. Premesso che i fondi Fesr 2007-2013 dovranno essere rendicontati alla Comunità Europea entro il 31/12/2015, ed i tempi di attuazione ed esecuzione di un piano di bonifica non può essere inferiore ai tre anni, fare ciò significa non utilizzare quei fondi e non fare le bonifiche. Detto questo non si può non evidenziare che con laccelerazione della spesa predisposta dalla Regione Campania, diversi gli enti locali della Campania hanno già predisposto le progettazioni esecutive per la messa in sicurezza del territorio da dissesti, piuttosto nella realizzazione di impianti di depurazione e per i rifacimento delle obsolete rete idriche di cui tanto si è parlato in questi giorni circa la presenza di condotte adduttrici in cemento amianto. A mio avviso questo decreto spegne lultima speranza di questa Terra.
Vincenzo Cenname, sindaco di Camigliano (Caserta) – Pd