CASAL DI PRINCIPE. Due albanesi sono stati fermati a Casal di Principe dagli agenti della squadra mobile, diretti dal vicequestore Alessandro Tocco, per ricettazione di unauto rubata e violazione delle legge sullimmigrazione.
Durante un servizio di controllo sul territorio, i poliziotti fermavano Shpendi Allushi, 39 anni, domiciliato a Giugliano, notato allontanarsi repentinamente da via Porpora, a bordo di una Mercedes classe E 220. A bordo del veicolo veniva rinvenuto il telecomando di un cancello, per cui gli agenti, dopo numerosi tentativi, appuravano che apriva lingresso del civico 11 di via Porpora, dove effettuavano una perquisizione allinterno dello stabile, nel quale, al secondo piano, venivano individuati altri quattro cittadini albanesi, tra cui due donne. Uno di essi, identificato in Adi Meculi, 27 anni, risultava irregolare sul territorio nazionale, essendo stato espulso dallItalia nel 2009.
In seguito venivano effettuate anche verifiche tecniche sia sulla vettura guidata da Allushi sia su di una seconda auto, unAudi A1, parcheggiata nel cortile dello stabile perquisito, appurando che entrambe erano di provenienza furtiva. Infatti, il numero di telaio riportato sulle rispettive carrozzerie non corrispondeva a quello inserito nelle centraline elettroniche dei veicoli, in cui sono memorizzati i relativi dati tecnici e di costruzione. In particolare, si accertava che la Mercedes era stata rubata nel settembre scorso a Caserta, poi reimmatricolata in Germania, evidentemente con documentazione falsa, e successivamente nuovamente importata in Italia, dove veniva registrata allAci con un numero di targa pulito. Invece, lAudi A1 presentava una targa falsificata, clone di una vettura dello stesso tipo regolarmente circolante in Calabria, come confermato dallignaro intestatario.
Pertanto, Allushi veniva sottoposto a fermo di polizia giudiziaria in quanto gravemente indiziato di ricettazione della Mercedes, ed accompagnato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre Meculi veniva arrestato per la violazione della legge Bossi/Fini per avere fatto nuovamente, ed abusivamente, ingresso in Italia dopo esserne stato espulso e prima del termine di cinque anni. Larresto è stato convalidato a seguito del rito direttissimo tenutosi al Tribunale di Napoli Nord.