Casal di Principe. Se è Suo diritto calunniare, insultare, offendere chiunque, anche una intera comunità locale, ritengo sia altrettanto Suo dovere spiegare le ragioni a base di tali Sue calunnie, insulti, offese.
E questo uno dei passi salienti di una dura, ma garbata, nota che lurbanista Alberto Coppola, avvocato, architetto e docente di diritto urbanistico presso la facoltà di architettura delluniversità di Napoli, ha rivolto al ministro per i beni e le attività culturali Massimo Bray allindomani delle affermazioni, effettivamente gratuite, che lesponente del governo Letta ha usato con riferimento alle condizioni di degrado del Real Sito di Carditello, affermando: e poi Casal di Principe è a cinque chilometri .
Unaffermazione per la quale Coppola scrive a Bray: Credo sia doveroso, da parte Sua, spiegare cosa intenda con tale affermazione. In chiusura, una richiesta e, poi, un auspicio. La prima: Le sarei grato, da cittadino, se volesse approfondire le qualità della intera popolazione di Casal di Principe, la laboriosità e la valentìa dei Suoi Figli di ieri, di oggi e, certamente, anche di domani. Particolarmente di quelli che ne onorano e ne hanno onorato il nome rappresentando la città nelle Istituzioni pubbliche, oltre che nelle attività private.
Il secondo: Forse, qualche scusa, dopo i chiarimenti, potrebbe essere necessaria, oltre che doverosa, essendo Lei, quale membro del governo nazionale, rappresentante anche della città di Casal di Principe. Ogni altro commento è inutile.