Entrerà in vigore il primo gennaio 2014 il referendum votato lo scorso novembre, che prevede l’apertura dei primi coffee shop anche in territorio americano.
Le strutture che offrono la possibilità di fumare la cannabis a scopo ricreativo, apriranno negli stati di Washington e del Colorado. Un duro colpo per l’Olanda, ormai patria della liberalizzazione, che avrà un forte concorrente.
Si prevede, infatti, che, con la realizzazione di queste strutture, ci sarà un forte incremento turistico. Adam Raleigh, proprietario della Telluride Bud cannabis Company, compagnia dispensatrice di marijuana per soddisfare esigenze mediche, ha dichiarato: La novità attrae persone da tutte le parti. Aspettiamo persone da Texas, Arizona e Utah.
Una ricerca effettuata dalla società ArcView prevede che la vendita di cannabis aumenterà tra il 2013 e il 2014 del 64%, da 1,4 milioni di dollari raggiungendo la somma di 2,3 milioni di dollari, quasi il doppio. Questo nuovo business è già stato avviato con la realizzazione delle prime gite di gruppo.
In realtà, in America l’uso di cannabis a scopi medici era già legale in 19 stati e l’uso a scopo ricreativo non era considerato un crimine, ma è solo con l’apertura dei coffee shop che si dà la possibilità agli enti locali di gestirne la coltivazione e la commercializzazione.