Sidney. Il divieto ai matrimoni omosessuali proviene dall’Alta Corte australiana, che ha detto no all’unione tra persone dello stesso sesso.
A pochi giorni dalla celebrazione dei primi matrimoni gay nella capitale australiana, queste celebrazioni già rischiano di essere annullate. Secondo la Corte, la legge sul matrimonio non può essere considerata valida per la formazione o il riconoscimento delle nozze per coppie dello stesso sesso.
Questa decisione annullerebbe le 27 unioni di Canberra, celebrate nei primi sei giorni in cui entrò in vigore il provvedimento. Solo agli inizi dello scorso ottobre, il parlamento del Territorio aveva approvato matrimoni tra persone del medesimo sesso, ma la Corte ha ribadito che in base alla legge federale che disciplina le nozze, il matrimonio si configura esclusivamente come l’unione tra un uomo e una donna.
Tony Abbott, primo ministro australiano, ha mostrato una posizione decisamente in accordo con quella dell’Alta Corte. Nonostante la sua situazione familiare sia direttamente interessata alla vicenda: la sorella di Abbott, Christine Forster, vorrebbe sposarsi con la sua compagna, il ministro ha dichiarato che le questioni familiari non hanno modificato la sua opinione sul fatto che le uniche nozze sono quelle tra uomo e donna.