Aleppo. 43 civili, tra cui almeno 18 bambini, sono rimasti uccisi dai bombardamenti aerei compiuti dalle forze governative sul sobborgo al-Sha’ar, quartiere orientale di Aleppo, nel nord della Siria.
A denunciarlo la Coalizione nazionale siariana, principale piattaforma di opposizione del Paese.Tra le vittime anchedue adolescenti di 14 e 16 anni, una donna e un anziano di 80 anni. Un raid senza precedenti per intensità di fuoco, dovuto, secondo i ribelli, al fatto che “il regime vuole punire i civili e coprire l’insuccesso nelle operazioni militari per riconquistare i sobborghi di Aleppo”.
Intanto, la conferenza di pace sulla Siria, in programma il 22 gennaio, non si aprirà a Ginevra, come inizialmente previsto, ma nella vicina Montreux, in Svizzera. Lo ha confermato la portavoce di Lakhdar Brahimi, mediatore internazionale per la crisi in Siria. Una decisione dovuta a ragioni logistiche. Battezzata “Ginevra 2”, la conferenza sarà inaugurata dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, alla presenza di numerose nazioni invitate.
Venerdì 20 dicembre, invece, si terrà un nuovo “trilaterale” tra il mediatore Brahimi e le delegazioni di Usa e Russia, poi la riunione sarà allergato ai Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu, dei Paesi limitrofi della Siria, della Lega araba e dell’Ue.