Avvisi Ici e Tarsu, il Comune istituisce sportello reclami

di Antonio Taglialatela

 Gricignano. Dopo le critiche sferrate dall’opposizione consiliare, che ha definito un “bel pacco di Natale” gli avvisi Ici e Tarsu 2006, 2007 e 2008 ricevuti dai gricignanesi in questo periodo natalizio, l’amministrazione comunale interviene sulla questione.

In un manifesto, il sindaco Andrea Moretti fa sapere che lo sportello della Publiservizi (società che gestisce il servizio tributi) “è a disposizione di tutti i cittadini per l’eventuale correzione di errori e la conseguente eliminazione delle sanzioni comminate in tutti i casi di effettivo riscontro delle ragioni del contribuente”.

L’ira dei cittadini si è scatenata, in particolare, per gli errori di metratura e gli interessi. A tal proposito, il vicesindaco Andrea Aquilante fa alcuni chiarimenti: “Gli interessi, quelli legali, vanno pagati. Non è corretto che uno debba pagare la relativa tassa del 2008 in modo regolare mentre un altro può farla franca pagando i metri mancanti solo dopo cinque anni. Invece, visto che non è possibile attribuire al contribuente la responsabilità dei metri dichiarati ai tempi della precedente concessionaria del servizio, quando a misurare fu il Comune, le more, le sanzioni e tutto il resto non vanno assolutamente pagati. Non a caso il Comune e la Pubbliservizi hanno istituito uno sportello dedicato e pubblicizzato attraverso manifesti”.

In sintesi, sottolinea Aquilante, “tutti devono pagare i metri quadri effettivi. Chi ha pagato di meno verserà solo la differenza, senza alcuna maggiorazione. E già è tanto se si considera che si va solo cinque anni indietro. Tutto il resto di cui si parla, ‘condoni’, ‘rottamazioni’, non è legalmente applicabile, insomma è aria fritta”.

Per quanto riguarda il regolamento Tarsu, il vicesindaco fa sapere: “Abbiamo stabilito di voler mettere mano al regolamento Tarsu in funzione, soprattutto, delle famose pertinenze che in realtànon produrrebbero rifiuti, almeno non in misura proporzionale alla tassa da pagare. Ma per i ritardi del governo centrale, che ha portato le Pubbliche amministrazioni ad approvare i bilanci a novembre, cioè quasi a fine anno, quindi al punto che non valeva più la pena apportare tale modifiche per il solo mese di dicembre, ci eravamo promessi di farlo ad inizio 2014, perché pensavamo di approvare presto il prossimo bilancio, verso febbraio. Tuttavia, da quello che si sente in giro, ossia che la nuova tassa per il prossimo anno (che comprenderà altri tributi e che non si capisce ancora come si chiamerà) sarà calcolata non più sui metri quadri di superficie abitativa e/o pertinenze, bensì sul reddito catastale delle proprietà, abbiano preferito attendere ulteriormente, poiché non potrebbe più esserci alcuna pertinenza da eliminare dal regolamento”.

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Redazione
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