Eurostat, Grecia e Italia paesi a maggiore rischio povertà

di Redazione

 ROMA. Dopo la Grecia, l’Italia è il Paese della zona Euro dove il rischio di povertà ed esclusione sociale è più alto: secondo gli ultimi dati Eurostat relativi al 2012, in Italia il 29,9% della popolazione rischia di diventare povero, in Grecia il 34,6%.

Non è l’unico dato preoccupante diffuso giovedì 5 sul nostro Paese. Secondo l’Inps infatti Il potere d’acquisto delle famiglie è crollato del 9,4% tra il 2008 e il 2012. E solo tra il 2011 e il 2012 il calo è stato del 4,9%.

Dalle elaborazioni Inps su dati Istat risulta che il reddito lordo disponibile ha subito un calo nei quattro anni dell’1,8%. “Dall’inizio della crisi in poi, e cioè dal 2008 – si legge nel bilancio sociale 2012 – abbiamo avuto una riduzione del reddito disponibile delle famiglie pari a 18 miliardi.

Altre cifre riguardano l’ammontare della spesa per ammortizzatori sociali: nel 2012 è stata di 22,7 miliardi di euro, dei quali 12,6 di prestazioni e 10,1 di contributi figurativi. La spesa è ripartita in 6,1 miliardi per la cassa integrazione, 13,8 miliardi per l’indennità di disoccupazione e 2,8 miliardi per l’indennità di mobilità. Rispetto al 2011 si registra un aumento di spesa per la cig nel suo complesso (21,7%), un incremento della spesa sia per l’indennità di disoccupazione (18,2%) sia per l’indennità di mobilità (17,3%).

Il finanziamento degli ammortizzatori sociali da parte delle imprese e dei lavoratori è risultato pari a 8,5 miliardi di euro, mentre quello dello Stato è ammontato a 14,2 miliardi. L’ampiezza dell’utilizzo degli ammortizzatori nel 2012 emerge anche dai dati sui beneficiari: la cig ha coinvolto in tutto più di 1.600.000 lavoratori, la mobilita’ ne ha interessati oltre 285.000 e la disoccupazione nel suo complesso quasi 2 milioni e mezzo. In totale, oltre 4 milioni di lavoratori hanno percepito un ammortizzatore nel corso dell’anno.

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