Letta: “Mangeremo ancora panettone”, Capezzone: “Parla del panettone suo”

di Mena Grimaldi
 Roma. “Nonostante
molti fuori da qui non ci credessero, abbiamo mangiato il panettone e se
continuiamo a lavorare bene contiamo di mangiarlo anche il prossimo anno”.

Così
il premier Enrico Letta, secondo
quanto riferito da alcuni presenti, incontrando martedì mattina i dipendenti di
palazzo Chigi.

Il Capo del governo ha incontrato in mattinata i dipendenti
della Presidenza del Consiglio nella Sala Verde di palazzo Chigi. Ha
ringraziato tutti per la collaborazione di questi mesi e per i ritmi sostenuti
di lavoro affrontati. Poi l’auspicio sul fatto che il governo possa arrivare al
2015.

Con un concetto popolare, dunque, Letta ribadisce un concetto su cui le
opposizioni al governo delle ‘larghe intese’ si accaniscono da mesi: non si
voterà nel 2014 – sostiene il presidente del Consiglio – se si faranno le
riforme che servono al Paese. La frase pronunciata stamani da Letta funge da
eco alle parole del Colle.

Il premier, infatti, ha incontrato il personale
impiegato alla presidenza del Consiglio nella sala Verdedi Palazzo Chigi
per i tradizionali auguri di Natale, e nell’occasione ha ringraziato tutti per
la collaborazione di questi mesi e per i sostenuti ritmi di lavoro affrontati.

Daniele Capezzone replica a Letta via
Twitter: “Letta si preoccupa del panettone suo e del governo. Farebbe meglio a
preoccuparsi del panettone degli italiani”.

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